Genere musicale che affonda le radici in una storia fatta di emarginazione ma anche di amore per l’umanità, il reggae è stato incluso nella lista dei Patrimoni Immateriali dell'Umanità da parte dell'UNESCO.
È un riconoscimento davvero prestigioso, quello conquistato dalla musica reggae. In linea con la sua vocazione ad affrontare tematiche legate a temi comuni all’umanità intera ‒ dall’amore alle ingiustizie sociali, alla politica ‒ il reggae è stato incluso dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità, scelta che ne premia la componente “universale”.
Nato nella zona occidentale di Kingston, in Giamaica, il reggae diede in origine voce agli emarginati, mescolandosi poi a influenze musicali più antiche, a input caraibici e nordamericani e a sonorità rhythm and blues e soul, diventando via via un genere amato da tipologie eterogenee di pubblico.
Pur mantenendo salda la sua componente sociale, dai tempi del leggendario Bob Marley il reggae si è poi diffuso nel resto del mondo, come dimostrato dai numerosi festival musicali, eventi e concerti dedicati a un genere che contribuisce a diffondere messaggi di grande attualità.
[Immagine in apertura: Bob Marley. Photo by Keystone/Getty Images]