Una sorta di "tendone" messo a copertura di un edificio a Dublino è in grado di ottenere un risultato strabiliante: in una giornata, purifica l'aria circostante dall'anidride carbonica e dagli agenti inquinanti come farebbero una ventina di alberi impiegando la fotosintesi. Merito di una geniale combinazione di biotecnologie e design, applicato alla volontà di contrastare il cambiamento climatico all'interno dello stesso tessuto urbano.
Presentata questa settimana a Dublino, nel corso del Climate Innovation Summit 2018, Photo.Synth.Etica è una “tenda urbana”, ovvero una copertura bio-digitale concepita da ecoLogicStudio – diretto da Claudia Pasquero e Marco Poletto – capace di catturare anidride carbonica dall’atmosfera e immagazzinarla. Una soluzione che combina biotecnologia e design ottenendo un risultato pari al “lavoro” quotidiano di 20 grandi alberi.
L’installazione presentata in Irlanda è un prototipo di oltre 16 metri di lunghezza per 7 di altezza, che riusciva ad avvolgere il primo e il secondo piano della facciata dell’edificio Printworks: la “tenda” è composta da moduli, ciascuno dei quali cattura la luce diurna per alimentare le micro-alghe contenute tra le pareti di bioplastica, che a loro volta diventano luminescenti al calare del sole.
L’aria inquinata, entrando dal basso della facciata-tenda, risale lungo i moduli entrando in contatto con le alghe; l’anidride carbonica e gli altri agenti inquinanti, quindi, vengono prelevati dai microbi e tramutati in biomasse, restituendo aria pulita.
E gli scarti? Niente paura, perché Photo.Synth.Etica non soltanto purifica l’aria, ma è essa stessa una possibile soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti filtrati dalle alghe: la bioplastica utilizzata come materiale principale della tenda, infatti, deriva proprio dal riuso di biomasse come quelle ottenute nel corso del processo di filtrazione dell’aria.
[Immagine in apertura: Photo.Synth.Etica by ecoLogicStudio © NAARO]