Una rassegna diffusa ripercorre le vicende della rivista fondata ottant'anni fa da Ernesto Treccani. Mettendone in luce i protagonisti e i forti legami con l’arte dell’epoca, sullo sfondo di un regime fascista intenzionato a mettere a tacere ogni forma di critica...
È una mostra in tre sedi quella dedicata dal Museo del Novecento, dalla Casa Museo Boschi Di Stefano e dalla Biblioteca Sormani alla storia della rivista Corrente, fondata sul finire degli anni Trenta dal giovane Ernesto Treccani e poi soppressa su indicazione di Mussolini il 10 giugno 1940, per via delle posizioni dichiaratamente antifasciste che ne orientavano l’attività. Nonostante la chiusura della rivista, il movimento creativo a esso legato rimase in attività, con le Edizioni di Corrente, le azioni teatrali di Palcoscenico e il programma espositivo della Bottega di Corrente, ricevendo anche l’appoggio di varie gallerie milanesi.
Di questo e di molto altro parlano le tre mostre allestite nelle sedi meneghine, riavvolgendo il nastro di un’impresa passata alla Storia.
Fino al 3 marzo 2019, il Museo del Novecento di Milano ospita Corrente 1938, dando risalto agli artisti legati al movimento, mentre alla Casa Museo Boschi Di Stefano viene approfondito il ruolo chiave del collezionismo dei coniugi Antonio e Marieda Boschi Di Stefano tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta, proprio grazie al loro interesse verso gli artisti di Corrente.
Infine, sino al 19 gennaio 2019, la Biblioteca Sormani farà da cornice alla mostra storica-documentaria e fotografica Gli anni di Corrente. Numerosi documenti, tra cui fotografie, riproduzioni di manoscritti, sculture, dipinti, riviste d’epoca e poesie, illustrano le radici culturali del movimento, spaziando dall’europeismo alle componenti artistiche, politiche, filosofiche e letterarie che caratterizzarono Corrente.