Primo fine settimana di apertura, nel centro storico di Ascoli Piceno, per la mostra diffusa "Zona Rossa. Cracking Art", che nell'arco di due mesi porterà in città il suo carico di spensieratezza e allegria. Aiutando tra l'altro il patrimonio artistico danneggiato dal sisma del Centro Italia, essendo l'esposizione associata a un progetto di crowdfunding.
Cosa ci fanno coccodrilli, rane, suricati, tartarughe, pinguini, orsi, cani, conigli, rondini e chiocciole nel centro storico di Ascoli Piceno? In occasione delle festività natalizie, quest’anno la città marchigiana ha scelto di accogliere la mostra installativa Zona Rossa. Cracking Art: piazze, strade e palazzi si misurano con la” pacifica invasione” di queste presenze animali.
A partire dal 16 dicembre – e per i prossimi due mesi – residenti e turisti, di giorno e di notte, potranno imbattersi in una molteplicità di installazioni tutte targate Cracking Art. Unificati dalla comune realizzazione in plastica, ma prodotti in diverse dimensioni, questi animali sono elevati a simbolo di “rinascita per il territorio e di speranza per il futuro“, come precisano gli organizzatori del progetto, curato dell’Associazione Culturale Verticale D’Arte, con il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Ascoli Piceno e il sostegno del BIM Tronto.
Il collettivo Cracking Art, attivo da oltre 25 anni in questo ambito, ha previsto di posizionare dentro al Battistero di San Giovanni, in fila indiana, tre chiocciole, l’animale divenuto ormai emblema di questo tipo di operazioni, che ha già invaso le città di tutto il mondo. Altre chiocciole, nel formato maxi, graviterrano al centro della Piazza di fronte allo storico Palazzo dei Capitani, invitando il pubblico all’interazione. Dalle terrazze e dai merli di Piazza del Popolo faranno capolino pinguini, orsi, suricati, lupi, rane e altre chiocciole ancora.
Tra i protagonisti del percorso anche la novità della produzione Cracking Art: un elefante, metafora del ricordo, riprodotto a grandezza naturale, sarà collocato accanto allo storico edificio di Corso Mazzini, Palazzo della Fondazione Cassa Risparmio di Ascoli Piceno (oggi sede di Banca Intesa).
La mostra, come emerge con forza dal titolo, evoca l’area urbana resa invalicabile e inaccessibile dagli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia due anni fa. Il “rosso”, dunque, non è solo il gioioso colore legato al Natale, ma è anche la tonalità che sancisce l’inviolabilità di parte del territorio, in seguito a questo tipo di calamità.
Non a caso Zona Rossa. Cracking Art è associata a una speciale raccolta fondi: il ricavato della vendita di piccole sculture in plastica rosse limited edition confluirà in un programma d’azione sistematico – che include restauri e interventi conservativi – del patrimonio storico-artistico e monumentale italiano. Già noto il progetto che sarà finanziato da questa iniziativa: verrà restaurato Il Redentore, l’affresco staccato di Cola D’Amatrice, presente nella collezione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.