Il mito del Club 27 in una mostra a Bologna

11 Dicembre 2018

Kurt-Cobain-Peterson

La scomparsa di diversi famosi musicisti tra il 1969 e il 1971 ha portato alla convinzione popolare che le morti siano più comuni a questa età, come se esistesse un “picco statistico” di decessi tra gli artisti all’età di 27 anni. La mostra Il Club 27: Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Jim Morrison, Janis Joplin, Amy Winehouse, Brian Jones, Jean Michel Basquiat, in programma da Ono Arte Contemporanea a Bologna dal 13 dicembre al 24 febbraio, vuole celebrare proprio alcuni tra i più importanti artisti della storia della musica e delle arti visive deceduti alla stessa età, 27 anni, spesso a causa di abuso di droga e alcol, di omicidio o suicidio.
Il mito del cosiddetto “Club dei 27”, appunto, è stato alimentato dai media ed è stato recepito quasi come realtà concreta in occasione della morte di Kurt Cobain nel 1994, quando le coincidenze erano diventate ormai molte.
La mostra, in realtà, è un pretesto per indagare alcune tra le grandi icone della musica e non, che hanno influenzato la cultura popolare fino ai giorni nostri, ed è composta da 40 opere, alcune esposte in esclusiva italiana, di fotografi del calibro di Jill Furmanovsky, Michael Lavine, Charles Peterson (suo il ritratto di Kurt Cobain in apertura), Jan Persson, Terry O’Neill, Baron Wolman, Lee Jaffe, James Fortune, Guy Webster.