11 Dicembre 2018
La mostra allestita alla Fundació Joan Miró di Barcellona ripercorre la vicenda artistica di Lee Miller, fotografa americana che giocò un ruolo cardine nella diffusione delle istanze surrealiste oltremanica.
È intensa e affascinante la carriera di Lee Miller, fotografa statunitense al centro della retrospettiva dedicatale, fino al 20 gennaio 2019, dalla Fundació Joan Miró di Barcellona. Lee Miller and Surrealism in Britain descrive al grande pubblico l’apporto dell’artista alla diffusione del Surrealismo in terra britannica, dove la Miller si trasferì negli anni Trenta, dopo aver soggiornato a Parigi ed essere entrata in contatto con la cerchia surrealista.
La mostra riunisce oltre 200 opere, che accostano i lavori fotografici della Miller a quelli di Max Ernst, Leonora Carrington, Man Ray, Yves Tanguy, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico e Joan Miró. Non è casuale che quest’ultimo prendesse in ampia considerazione la scena creativa surrealista londinese, rinsaldando i legami con la fotografa e addirittura esponendo alla Tate Gallery nel 1964, nell’ambito di una poderosa monografica.
Pablo Picasso, Francis Picabia, Yves Tanguy e Dora Maar sono solo alcuni degli artisti che completano la rassegna spagnola e che presero parte a molteplici esposizione surrealiste a Londra, inclusa la prima mostra surrealista internazionale del 1936. Non mancano, a Barcellona, documenti e materiali d’archivio che attestano la diffusione delle istanze surrealiste in terra inglese.
[Immagine in apertura: Lee Miller, David E. Scherman dressed for war,
London, 1942 © Lee Miller Archives, England 2018]