La mostra allestita nella Ville Lumière evoca il profondo legame tra il celebre fotografo e l’universo musicale. Ben visibile nella ricca galleria di immagini offerta al pubblico.
Noto per aver eternato l’essenza della vita parigina, Robert Doisneau fu anche un amante della musica, considerata dal fotografo una disciplina fondamentale.
L’importanza di questo legame rivive nella mostra Doisneau et la musique, allestita fino al 28 aprile 2019 negli spazi del Musée de la musique di Parigi. Un percorso espositivo che in un colpo d’occhio passa in rassegna le modalità con cui l’elemento musicale trovò posto negli scatti dell’artista, attestandosi come un elemento ricorrente.
Lo confermano le 200 opere esposte nella rassegna francese, organizzate attorno a una serie di nuclei tematici che spaziano dalla “rue” al jazz; senza dimenticare gli anni Ottanta e Novanta, durante i quali Doisneau immortalò la nuova scena musicale parigina, dando risalto a personalità del calibro di Rita Mitsouko o i membri del gruppo Les Négresses Vertes.
Profondo conoscitore della sua città d’elezione, Doisneau fu anche in grado di coglierne le molte anime musicali, spingendosi nelle banlieau e documentando i fermenti sonori e le sperimentazioni che stavano prendendo piede nella sua epoca.
Ecco allora che la musica di strada anima le istantanee del fotografo, così come i volti dei chansonnier di allora o quelli di Jacque Prévert e Pierre Betz.
Spazio anche alla collaborazione con il violoncellista Maurice Baquet, che sfociò nel progetto Ballade pour violoncelle et chambre noire, e alle note del jazz, colte fra le vie di Saint-Germain-des-Prés.
[Immagine in apertura: Robert Doisneau, Les Négresses Vertes, 1988]