È un connubio azzeccato quello che anima la mostra allestita presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Un dialogo fra il lavoro dell’artista scomparso vent’anni fa e la tradizione etrusco-italica.
Si intitola EtruSchifano. Mario Schifano a Villa Giulia: un ritorno la rassegna ospite dell’istituzione romana fino al 10 marzo 2019. Incentrata su un legame storico, quello fra l’artista scomparso due decenni fa e la civiltà etrusco-italica, la mostra evoca anche il periodo trascorso da Schifano negli ambienti dello stesso Museo di Villa Giulia, dal 1951 al 1962, come restauratore e lucidatore di disegni.
Curata da Gianluca Tagliamonte e Maria Paola Guidobaldi, l’esposizione riunisce una serie di opere che approfondiscono un dialogo suggestivo: la Sala dei Sette Colli fa da cornice al ciclo di 21 dipinti intitolato Gli Etruschi, realizzato su commissione da Schifano nel 1991 e oggi di proprietà della Fondazione Pescarabruzzo di Pescara. Ispirati ad alcune celebri pitture funerarie dell’antica civiltà, i lavori in chiave pop e dai colori vivaci sono accostati ad alcuni vasi originali custoditi nella raccolta del museo.
La Sala dei Sette Colli ospita anche una bacheca contenente documenti tratti dal fascicolo personale di Mario Schifano conservati nell’archivio del museo e un video caratterizzato da una sequenza di immagini fotografiche di Marcello Gianvenuti, che testimoniano la creazione a Firenze, il 16 maggio 1985, de La Chimera, un quadro di 40 metri quadri di superficie, portato a termine da Schifano in poche ore.
I tre dipinti e i due disegni tratti dal ciclo Mater Matuta, invece, prendono spunto dalle antiche sculture di Matres ‒ due delle quali appartengono al Museo di Villa Giulia ‒ e trovano spazio nella Sala di Venere.