Nuove ricerche condotte sulla tecnica di Whistler vengono presentate in occasione della mostra dedicata all'artista statunitense, in corso a Cambridge. Circa settanta i lavori esposti, dai quali emerge la volontà di reinventare il rapporto tra il paesaggio antropizzato e quello "selvaggio" e incontaminato della Natura.
Prende avvio dal Fitzwilliam Museum di Cambridge – la principale tra le istituzioni museali dell’University of Cambridge – il percorso della mostra Whistler & Nature, destinata a fare tappa anche a Newcastle, alla Laing Art Gallery, prima di arrivare a Glasgow nella primavera del 2020.
Con l’obiettivo di aprire un varco nella produzione del pittore statunitense James McNeill Whistler, indagandone gli aspetti peculiari e le modalità di interpretazione del rapporto tra il mondo naturale e l’impronta umana sul paesaggio, la rassegna riunisce circa 90 opere, tra dipinti ad olio, opere su carta e altri oggetti, come i taccuini dell’artista.
Nato in una famiglia di soldati e ingegneri e figlio del maggiore George Washington Whistler, che fu un ingegnere al servizio dell’esercito americano, il pittore, a sua volta anche cartografo militare, attraverso le sue opere ha raccontato gli scenari in evoluzione della sua epoca.
Il risultato di questa predilezione tematica sono opere nelle quali emerge il contrasto tra le “creazioni” della ‘Natura, come fiumi e alberi, e gli interventi dell’uomo sul territorio: dal crescente successo dell’infrastruttura ferroviaria nel corso del XIX secolo, alla costruzione di porti, al varo di navi destinate al commercio e al trasporto passeggeri. Osservare oggi i suoi lavori consente dunque di ricostruire uno spaccato dell’epoca vittoriana, tra fumose immagini di magazzini, ponti, porti e imbarcazioni che divengono presenze imprescindibili del “paesaggio produttivo” dell’epoca.
Realizzate negli anni 1880 e 1890, le opere raffiguranti parchi, giardini, passeggiate e località balneari di Whistler costituiscono un’altra testimonianza di una società in fermento, nella quale il concetto di tempo libero acquisisce progressiva centralità, grazie anche al traino esercitato da una più diffusa ricchezza e alla possibilità di spostarsi tra un luogo e un altro.
Considerato uno degli artisti più innovativi e moderni del suo tempo, Whistler ha costruito la sua reputazione sulla capacità di reinventare il legame tra Natura e mondo moderno.
La mostra intende porsi come l’occasione ideale per la presentazione di alcune nuove ricerche condotte sulla sua tecnica, in particolare sui lavoro a olio, acquerello e acquaforte; verranno forniti ulteriori spunti di riflessione e analisi anche sul suo lavoro in studio, gettando nuova luce su un’area che finora ha ricevuto solo un’attenzione limitata.
Aperta fino al 17 marzo, l’esposizione è stata resa possibile grazie ai prestiti concessi dalla collezione di The Hunterian, uniti alle opere provenienti da collezioni del Regno Unito.
[Immagine in apertura: James McNeill Whistler, Limehouse, 1859, Hunterian Art Gallery]