Sono circa 500 le opere protagoniste della grande retrospettiva che il Mori Arts Center Gallery si appresta a dedicare all'artista Katsushika Hokusai; tra queste, alcune non mai state esposte prima d'ora in Giappone. La mostra resterà aperta fino al 24 marzo prossimo.
La serie delle Trentasei vedute del Monte Fuji, realizzata in stile ukiyo-e, la celeberrima La grande onda di Kanagawa, i manga noti anche come Hokusai Sketches e altri capolavori, che hanno contributo a scatenare la passione per l’arte giapponese nel XIX secolo: sono queste alcune delle quasi 500 opere di Katsushika Hokusai esposte, a partire dal 17 gennaio, a Tokyo.
L’occasione è la retrospettiva Hokusai Updated, che negli spazi del Mori Arts Center Gallery, nell’elegante quartiere di Roppongi, ricostruirà 70 anni di carriera di uno dei più influenti e rappresentativi artisti del Giappone moderno.
La rassegna riunisce non solo le opere più iconiche della sua sterminata produzione, ma anche lavori riscoperti di recente, oggetti a lui appartenuti e altre testimonianze legate alla sua vicenda biografica e professionale, alcune delle quali mai presentate in Giappone prima d’ora.
Rivelare il “vero Hokusai” è infatti l’obiettivo dell’esposizione, che sarà aperta fino al 24 marzo prossimo.
Dal Cincinnati Art Museum, tra i primi musei fondati negli Stati Uniti, proviene il dipinto The Sunflower. Realizzato da Hokusai quando aveva 88 anni, costituisce un ottimo esempio dell’energia e della passione con cui questo autore si è dedicato incessantemente al suo lavoro.
Tra gli altri pezzi imperdibili, compresi nel percorso espositivo, figurano le serie di xilografie dei surimono, ovvero le stampe commissionate da privati per occasioni speciali, e i calendari pittorici daishogoyomi, concessi dalla collezione dell’ex Tsuwano Clan.
La mostra, inoltre, costituisce l’ultima occasione per poter apprezzare nella città di Tokyo i capolavori appartenenti alla Nagata Collection. Infatti, al termine di questo appuntamento, potranno essere esposti solo nella prefettura di Shimane, per volontà dello stesso collezionista.
All’artista e pittore, noto su scala globale in particolare per le sue stampe, Tokyo ha già intitolato un museo, aperto nel novembre 2016 nel quartiere in cui visse gran parte della sua esistenza; a realizzarlo è stato lo studio di architettura guidato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa. Si tratta del Sumida Hokusai Museum, a sua volta sede – fino al 20 gennaio – della mostra Hokusai and the Gourmets of Great Edo.