A Salonicco i rifiuti diventano arredi urbani, grazie al design

18 Gennaio 2019

The New Raw, Print Your City © Stefanos Tsakiris

Plastica, addio? Non esattamente.
C’è chi, come i progettisti dello studio olandese The New Raw, anziché chiudere gli occhi di fronte alle tonnellate di plastica che in tutto il mondo vengono prodotte a un ritmo inarrestabile, sta valutando soluzioni nell’ottica del riutilizzo. Il duo, che ha già all’attivo lo sviluppo del prototipo di panchina XXX, presentata lo scorso anno ad Amsterdam, ha scelto la città greca di Salonicco per intraprendere la nuova esperienza dello Zero Waste Lab.

Partendo da una lucida valutazione delle caratteristiche intrinseche della plastica – in primis, la sua estesa durata – nei mesi scorsi The New Raw aveva incoraggiato i cittadini ad acquisire consapevolezza sul problema, spingendoli a una partecipazione attiva con il progetto Print Your City. Dal processo di riciclaggio degli oggetti in plastica consegnati dai residenti, è stato ottenuto materiale confluito in nuovi elementi dell’arredo urbano di Salonicco, tra cui una panchina collocata sul lungomare di Nea Paralia.
Con l’apertura dello Zero Waste Lab, al cui interno sono stati previsti braccio robotico e impianti di riciclaggio, The New Raw avvia una nuova fase del proprio percorso in Grecia. A questo punto, infatti, i cittadini possono diventare co-artefici dell’immagine – e del destino – della loro città: oltre a consegnare i loro materiali di scarto, nel laboratorio possono conoscere in profondità cosa si intende per raccolta differenziata, comprendere le potenzialità della cosiddetta “economia circolare” e, soprattutto, partecipare in prima persona alla progettazione e collocazione degli arredi urbani di prossima realizzazione.

Lo Zero Waste Lab di Salonicco è compreso nel programma Zero Waste Future promosso da Coca-Cola in Grecia; già reso noto l’obiettivo al quale puntano i progettisti di The New Raw: raggiungere quota quattro tonnellate di rifiuti di plastica riciclata, corrispondente alla quantità prodotta da circa 14 famiglie greche.

[Immagine in apertura: photo by © Stefanos Tsakiris]