Le piccole storie di gente comune raccolte dal giornalista e scrittore Goffredo Parise nei suoi Sillabari divengono materia per una riflessione sui grandi temi dell’esistenza, nello spettacolo in arrivo questo weekend nella Capitale.
Sono Edoardo Siravo, Stefania Barca e Monica Bonomi a portare sulle scene capitoline la trasposizione teatrale di Amore, Ingenuità, Poesia, Sogno…(Sillabari), riconosciuto come il capolavoro letterario dello scrittore e giornalista Goffredo Parise.
Diretti da Lorenzo Loris, autore anche della drammaturgia insieme a Roberto Traverso, gli attori calcheranno il palcoscenico del Teatro Palladium di Roma da venerdì 11 a domenica 13 gennaio, per tre repliche.
Prodotto da Teatro Out Off, lo spettacolo prova a condurre, di fronte al pubblico, lo stesso Parise.
Tra il 1972 e il 1982 scrisse questa serie di racconti brevi: ciascuno è associato a una lettera dell’alfabeto – dalla A alla S, anche nelle iniziali volontà l’obiettivo era arrivare fino alla Z – ed è guidato dalla volontà di usare “parole semplici”, in antitesi con le correnti linguistiche e di pensiero dell’epoca.
Nella trasposizione le storie divengono parte di un’unica giornata, contraddistinta dalla presenza della neve, che cadendo sempre più fitta finisce per sommergere il protagonista: un elemento che rimanda allo scorrere incessante del tempo. Gli attori attivano un ideale confronto ideale con lo stesso Parise, divenendone una sorta di specchio dei difetti e del modo di intendere la vita. Lorenzo Loris, da più di 30 anni regista stabile del Teatro Out Off di Milano, nelle sue note ha sottolineato che “quello de I Sillabari è un mondo di malinconia e di profondo dolore. Ma allo stesso tempo sono in realtà dei racconti comici e divertenti. Lo dico perché c’è una nota dolorosa che non traspare in maniera evidente, ma che accompagna la scrittura di Parise, che in quel periodo scoprì di essere gravemente malato. I suoi racconti però sono scritti con grande leggerezza, con lo stupore e il candore che possono avere i bambini”.