Debutta al Teatro alla Scala il balletto di Angelin Preljocaj

22 Gennaio 2019

Winterreise, coreografia di Angelin Preljocaj su musiche di Schubert, Teatro alla Scala Milano

Sarà l’anteprima del 23 gennaio, i cui proventi verranno devoluti alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, a segnare il debutto di Winterreise, attesissima prima creazione di Angelin Preljocaj per il Balletto scaligero. Sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano lo spettacolo verrà proposto fino al 9 marzo, offrendo agli spettatori  una “nuova tappa del ciclo di balletti su musica da camera, quest’anno dedicata al capolavoro di Schubert“.
Ballerino e coreografo di origine albanese, considerato tra i più innovativi interpreti della nouvelle danse francese, Preljočaj ha scelto di misurarsi con Winterreise, perché riconosce in quest’opera la possibilità di creare il “triangolo magico” tra musicisti, danzatori e pubblico. “I 24 Lieder di Schubert racchiudono qualcosa di intimo e delicato e uno dei miei obiettivi è trovare assieme a musicisti, danzatori e pubblico una complicità e una condivisione di questa atmosfera intima, in questo viaggio, viaggio d’inverno“, ha infatti affermato.

Nonostante le precedenti collaborazioni con la Compagnia scaligera, nel caso di Preljocaj più che di un ritorno si può comunque parlare di novità. Se in passato i danzatori del teatro milanese avevano lavorato ai debutti nazionali di tre dei suoi acclamati lavori – Annonciation, Le Parc e La Stravaganza – questa volta gli spettatori saranno di fronte a qualcosa di diverso, come sottolineato dallo stesso coreografo: “Effettivamente è molto raro che io faccia creazioni per una compagnia che non sia il Ballet Preljocaj; è successo finora solo con l’Opéra di Parigi e il New York City Ballet. Gli artisti della Scala hanno diversi miei lavori in repertorio e conoscono il mio stile, dunque quando con il Direttore della Compagnia Frédéric Olivieri abbiamo discusso sulla possibilità di una creazione ho pensato che fosse il momento per iniziare questa avventura!“.
Da segnalare anche la scelta di affidare la progettazione delle scene alla celebre designer Constance Guisssete e il progetto illuminotecnico al light designer Eric Soyer; gli abiti “essenziali, contemporanei, evocativi” portano la firma dello stesso Preljocaj.