Classe 1939, il gallerista de L’Attico è stato insignito del prestigioso riconoscimento in quanto "illuminato pioniere e promotore di esperienze fra le più avanzate dell’arte italiana e internazionale dagli anni Sessanta – Settanta". Per omaggiarlo, la Fondazione Museo Pino Pascali sarà sede della mostra My Way- Installazione con figure, fino al 6 giugno prossimo.
Nella sede di Piazza di Spagna della sua galleria, L’Attico, fondata nel 1957, si sono susseguite mostre sperimentali entrate nella storia dell’arte italiana del Novecento, delle quali sono stati protagonisti artisti come Pascali, Kounellis, Pistoletto, Mattiacci. Un percorso proseguito, a partire dal 1968, nel garage di via Beccaria, che tra gli altri grandi eventi ha ospitato la celeberrima mostra dei cavalli vivi di Kounellis.
Comune la “regia” di questi episodi: è quella di Fabio Sargentini, storico gallerista classe 1939, al quale la Fondazione Museo Pino Pascali ha deciso di conferire la XXI edizione del Premio Pino Pascali.
Il Comitato Scientifico composto da Pietro Marino, presidente, Valérie Da Costa, Carlo Berardi, Marco Giusti e Rosalba Branà, che dirige la Fondazione, gli ha infatti assegnato il prestigioso riconoscimento in quanto “illuminato pioniere e promotore di esperienze fra le più avanzate dell’arte italiana e internazionale dagli anni Sessanta – Settanta, nell’ambito non solo della pittura e della scultura, ma del teatro, della danza e della musica nella nuova concezione performativa e multimediale.”
Sargentini si è inoltre distinto nel panorama artistico nazionale per essere stato “organizzatore, in questo contesto, di seminari, mostre personali e collettive, festival, eventi. Autore di opere teatrali e letterarie all’insegna della sperimentazione linguistica. Esponente di una moderna concezione della galleria d’arte come luogo di produzione, incontro e diffusione di cultura attenta ai tempi del cambiamento e dialogante con la società.”
Specifica attenzione è stata destinata al ricordo del rapporto tra il gallerista e Pascali: “Fra i grandi artisti da lui lanciati o seguiti, assume rilevanza storica il sodalizio con Pino Pascali al quale ha dedicato sostegno non solo in tutte le fasi della sua folgorante vita d’artista, ma nella custodia, rivisitazione e diffusione della sua opera, dalla prematura scomparsa sino ad oggi. Con partecipazione particolare alle iniziative nella terra natale dell’artista che hanno favorito la nascita e la crescita del Museo a lui dedicato e della Fondazione Pascali.”
Oltre ad aver assegnato il premio, fino al 6 giugno la Fondazione Museo Pino Pascali ospiterà la mostra My Way- Installazione con figure, promossa con l’obiettivo di “far rivivereuno dei momenti più intensi e stimolanti della prima sede espositiva della Galleria L’Attico“.
Gli spazi espositivi accolgono stampe in grande formato e sagome fotografiche che riaccenderanno i riflettori su alcuni dei passaggi salienti di quell’esperienza. In occasione dell’esposizione verrà proiettato – nella project room del Museo – il docufilm Tutto su mio padre – Fabio Sargentini, opera della regista Fabiana Sargentini.
[Immagine in apertura: Sagome rappresentanti Robert Smithson, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Pino Pascali, Simone Forti, Gino De Dominicis e Fabio Sargentini. Photo by Marino Colucci / Sfera]