Presentata alla Biennale di Venezia nel 2015, l’installazione dell’artista americana sta per debuttare oltreoceano. Ospite del Fort Mason Center for Arts & Culture di San Francisco.
Non subisce battute di arresto la fama planetaria di Joan Jonas, artista classe 1936 che ha fatto della commistione fra video, performance, scultura e disegno la cifra del suo linguaggio creativo. Fra pochi giorni Jonas debutterà al Fort Mason Center for Arts & Culture di San Francisco con They Come to Us without a Word, l’opera presentata alla Biennale di Venezia del 2015, all’interno del Padiglione degli Stati Uniti.
L’installazione multimediale si inscrive nel solco della ricerca di Jonas, interessata alle meraviglie della Natura e alla loro fragilità.
Le cinque gallerie che compongono l’opera sono legate l’una all’altra da frammenti di storie tramandate oralmente dalle comunità della Nova Scotia e sono ottenute dalla commistione delle tecniche care all’artista.
Alla mostra, visitabile dal 17 gennaio al 10 marzo, si sommeranno due nuove performance, Moving Off the Land, in scena il 19 e 20 gennaio: un tributo alla potenza del mare attraverso musica, proiezioni, danza e disegno dal vivo.
[Immagine in apertura: Joan Jonas, They Come to Us without a Word II, 2015, performance at Teatro Piccolo Arsenale, Venice, Italy, 2015. Photo by Moira Ricci]