L’omaggio di Milano a Paolo Grassi, icona del teatro

27 Gennaio 2019

3 marzo 1976 Grassi e La regina Elisabetta II Inghilterra al covent Garden di Londra in occasione della tournè della Scala

Ha aperto i battenti da poche ore presso il Palazzo Reale di Milano la mostra Senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell’organizzazione…, l’omaggio espositivo a Paolo Grassi nel centenario della nascita, visitabile fino al 24 marzo.
Un viaggio attraverso la carriera quarantennale di una personalità che ha lasciato il segno nella memora collettiva milanese, affermandosi come organizzatore culturale in un’epoca che non prevedeva ancora figure professionali di questo tipo.

Oltre ai molti meriti, va riconosciuto a Paolo Grassi quello di aver diretto il primo teatro pubblico in Italia ‒ il Piccolo Teatro di Milano ‒ dal 1947 al 1967, insieme a Giorgio Strehler e poi in direzione unica fino al 1972, data in cui abbandonò l’incarico per dirigere il Teatro alla Scala. Diretto da Grassi fino al 1977, il più antico teatro lirico del mondo si aprì a innovazioni che hanno fatto scuola, come la prima diretta televisiva in mondovisione – il 7 dicembre 1976 – di un’opera lirica, l’Otello di Verdi con la regia di Zeffirelli.
Anche gli anni della presidenza Rai furono intensi e Grassi contribuì a incrementare la produzione di film poi premiati nei festival più noti, come L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi e Padre padrone dei Taviani.

La mostra milanese tenta di evocare le molte sfumature di una carriera eccezionale riunendo materiali provenienti da archivi pubblici e privati raccolti dalla Fondazione intitolata a Grassi.
Libri, documenti, immagini, filmati, oggetti e quadri animano una rassegna suddivisa in cinque sezioni, che ripercorrono i capitoli cardine dell’esistenza di Grassi, senza dimenticare l’avventura editoriale degli esordi e poi degli anni maturi, prima della scomparsa avvenuta il 14 marzo 1981.

[Immagine in apertura: 3 marzo 1976, Paolo Grassi e La regina Elisabetta II Inghilterra al covent Garden di Londra in occasione della tournè della Scala]