Valentina Barbieri, vincitrice della Borsa di Studio Progetto Inedito 2018, ha curato la mostra Conversazioni di luce, visitabile alla Fondazione Adolfo Pini di Milano, fino all'8 febbraio. Il progetto espositivo permette di riscoprire tre Maestri italiani dello scatto nello stesso luogo in cui le fotografie in mostra sono state concepite e realizzate, a cento anni di distanza.
La genesi della mostra in corso fino all’8 febbraio alla Fondazione Adolfo Pini di Milano è legata alla seconda edizione della Borsa di Studio Progetto Inedito 2018; il progetto, a cura di Dalia Gallico, è riservato a studenti delle accademie e delle università milanesi e a neolaureati under 35 ed è stato promosso con l’obiettivo di “sostenere progetti inediti a vocazione multidisciplinare“. Quest’anno la mostra connessa all’iniziativa è stata curata da Valeria Barbieri.
Conversazioni di luce riunisce fotografie di Mario Castagneri, Mario Crimella e Dino Zani che ritraggono Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Giacomo Puccini, Tamara De Lempicka e altri grandi autori del passato.
Accanto a queste opere fotografiche, che di fatto tornano a occupare, 100 anni dopo, gli spazi in cui i tre fotografi milanesi le hanno concepite e realizzate, è presente una stanza dedicata all’opera site-specific di Alan Maglio, parte integrante del percorso di visita. Su invito della curatrice, l’artista ha concepito un intervento scandito da panorami visuali nei quali a tornare in vita, proprio negli ambienti della Fondazione, un tempo casa della famiglia Bongiovanni Radice, alcuni personaggi che animarono la scena sociale e culturale di un secolo fa.
La rassegna consente di fare luce anche sulla produzione di Crimella, Castagneri e Zani, considerati autentici Maestri del ritratto del secolo scorso. I tre presero parte alla Prima e Seconda Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza, su invito di Guido Marangoni e nel 1922 diedero vita alla società S.F.R.A.I. – Studi fotografici riuniti artistico-industriali.