Si intitola “Una casa di donne” lo spettacolo teatrale scritto da Dacia Maraini negli anni Settanta, presto in scena al Teatro Franco Parenti di Milano. Un’opera di grande impatto, che affronta un tema delicato e attuale.
Dal 17 al 27 gennaio, il Teatro Franco Parenti di Milano farà da cornice a Una casa di donne, la pièce ideata dalla poetessa, drammaturga e scrittrice Dacia Maraini, autrice italiana fra le più note al mondo. Lo spettacolo, qui diretto da Jacopo Squizzato, accende i riflettori sul tema della prostituzione volontaria attraverso la storia della protagonista Manila.
Giovane romana, laureata in filosofia, Manila decide di prostituirsi in una casa condivisa con due colleghe e amiche, la “casa di donne” che dà il titolo all’opera. Le confessioni di Manila rivelano una scelta consapevole e autonoma, sottolineando l’importanza della libertà di scelta.
Scritta negli anni Settanta e profondamente radicata nell’attivismo femminista, la pièce sradica gli stereotipi sui “ruoli” femminili e solleva una serie di interrogativi particolarmente attuali.
Come evidenzia Ottavia Orticello, interprete del monologo: “Perché Manila non sceglie il percorso più naturale dopo la sua laurea in filosofia? Perché non diventa un’insegnante? Perché non sposa Paolo, il fidanzato di una vita? Domande attuali negli anni ’70 e quasi profetiche di un certo mondo della prostituzione contemporanea: quello di studentesse e laureate che lavorano come escort”.
[Immagine in apertura: Ottavia Orticello in Una casa di donne, photo by Giacomo della Rosa, DromoStudio]