In quale modo l'arte può supportare la comunicazione scientifica, offrendo nuovi strumenti per conoscere e, magari anche proteggere, gli animali che popolano il pianeta? L'incredibile Wall of Birds, opera dell'illustratrice Jane Kim, può essere considerato un valido esempio in questo ambito.
Chi non conosce i volumi cartacei ricchi di illustrazioni o fotografie utili per mostrare, soprattutto ai piccoli lettori, la straordinaria varietà delle specie animali e vegetali del pianeta? In tempi in cui il cambiamento climatico sembra condurre l’umanità verso orizzonti mai sperimentati – e probabilmente irreversibili – e in una fase storica nella quale il concetto di “rischio di estinzione” è drammaticamente diventato comune, c’è chi ha voluto offrire alla meravigliosa diversità degli uccelli “un’occasione di visibilità”, per così dire, in maxi formato.
Dimenticate, quindi, la dimensione ridotta delle pagine di carta, così come le gallery tematiche, consultabili sul web, con immagini che si possono ingrandire con semplici gesti delle dita. All’illustratrice Jane Kim sono stati necessari tre anni per completare il colossale lavoro pittorico che si può ammirare al Cornell Lab of Ornithology di Ithaca, nello Stato di New York, ma il risultato è sensazionale.
Difficile, infatti, non restare stupiti dinanzi a questo “racconto illustrato” di 375 milioni di anni di evoluzione degli uccelli. Il murale raffigura tutte le 243 “famiglie moderne” di uccelli, senza tralasciare le cinque famiglie estinte a causa dell’intervento dell’uomo. L’opera, estesa oltre 230 metri quadrati, è “popolata” da 270 animali scrupolosamente riprodotti a grandezza naturale; per ciascuno l’autrice ha scelto di porre attenzione un aspetto saliente del comportamento, in modo da restituire non solo le caratteristiche fisiche, ma anche le abitudini. Ultimato nel 2015, il Wall of Birds ha finito per ispirare anche un libro, nel quale Jane Kim ha voluto ripercorrere tutte le fasi del processo, documentando anche l’indispensabile attività di ricerca.