Quattordici opere luminose del celebre artista statunitense, realizzate tra la fine degli anni Sessanta e i Novanta, sono in mostra alla Galleria Cardi di Milano e consentono di esplorare oltre quattro decenni di ricerca, condotta tra colore, luce e spazio scultoreo. Fino al 28 giugno.
A 13 anni dalla scomparsa, l’arte di Dan Flavin continuna ad affascinare.
Privata di valenze simboliche, per esplicita ammissione del leggendario artista minimalista statunitense, la sua produzione ha esplorato con costanza il potenziale squisitamente estetico e sensoriale della luce, impiegando questo elemento come mezzo di espressione privilegiato. “È quello che è e non è nient’altro“, affermava Flavin in merito all’impiego della luce fluorescente, da lui più volte collocata anche su scala architettonica.
A partire dal 20 febbraio, la Galleria Cardi di Milano ospita la personale Dan Flavin, riunendo 14 opere luminose relative al periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Novanta. Un intervallo temporale fondamentale per cogliere il senso della ricerca dell’artista e per esplorare le nozioni di colore, luce e spazio scultoreo.
Proprio a Milano Flavin ha realizzato un progetto site-specific nell’anno della sua scomparsa, avvenuta nel 1996. Su invito del prete italiano Giulio Greco, concepì un intervento per la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa di Milano, progettata da Giovanni Muzio negli anni Trenta. Installazione che venne realizzata concretamente solo l’anno seguente, grazie all’interessamento della Fondazione Prada.
Dopo la sua morte, il Deutsche Guggenheim di Berlino, nel 1999, e la Dia Foundation for the Arts, cinque anni più tardi, hanno tributato omaggio alla sua memoria attraverso importanti retrospettive postume.
Visitabile fino al 28 giugno, la mostra è associata a un catalogo illustrato che comprende un saggio redatto da Germano Celant.
[Immagine in apertura: Dan Flavin, Untitled (for Frederika and Ian) 3, 1987. Edition 2 of 5 (CL no. 472) © 2018 Estate of Dan Flavin / Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy David Zwirner & Cardi Gallery. Immagine nell’articolo: Dan Flavin, Untitled, 1995. Edition 2 of 5 (CL no. 665) © 2018 Estate of Dan Flavin / Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy David Zwirner & Cardi Gallery]