Organizzata dal Museo Diocesano Tridentino con Photo Op, una mostra presenta per la prima volta in pubblico un reportage del fotografo Stefano Schirato, da anni impegnato in un lavoro di documentazione del legame tra inquinamento e malattie. Un intenso viaggio restituito attraverso quaranta fotografie in bianco e nero.
Diffusi nel gennaio 2016, i dati contenuti nell’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità indicano che nella cosiddetta Terra dei Fuochi – una porzione del territorio della Campania dove per oltre 30 anni sono stati smaltiti illegalmente milioni di tonnellate di rifiuti tossici – l’incidenza di tumori è superiore alla media nazionale dell’11% negli uomini e del 9% nelle donne; allarmanti si sono rivelati anche i dati sulla mortalità infantile causata da neoplasie.
Il più grande disastro ambientale italiano è al centro del lavoro di Stefano Schirato, fotografo classe 1974 che da alcuni anni si sta dedicando al legame tra inquinamento e malattie causate da condizioni ambientali malsane. Una selezione di 40 sue opere è in mostra, fino al 6 maggio prossimo, al Museo Diocesano Tridentino di Trento, istituzione che ha scelto attraverso questo appuntamento di orientare il proprio interesse sul tema ambientale, estendendo il proprio raggio d’azione tradizionale.
Un obiettivo perseguito non solo con l’esposizione Terra Mala. Viaggio nella Terra dei Fuochi, ma anche con gli appuntamenti che si terranno nei mesi di marzo e aprile: saranno occasioni di riflessione e approfondimento sulla questione dell’inquinamento, dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici e su altri argomenti affini. Con all’attivo collaborazioni con The New York Times, CNN, Vanity Fair, Al Jazeera, Le Figaro e National Geographic, Stefano Schirato sarà a Trento sabato 23 marzo per condurre il workshop Story-telling: come raccontare una storia in immagini.
[Immagine in apertura: Stefano Schirato, Anna Russo, 3 anni, malata di leucemia linfoblastica acuta, Casoria, Napoli giugno 2016]