A cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, un progetto espositivo consente ai visitatori di intraprendere un inedito viaggio nel tempo: dalla Milano vissuta, disegnata e immaginata dal genio toscano fino alla "rilettura" che Andy Warhol fece nel 1987 del celeberrimo Cenacolo leonardiano.
Sono trascorsi 32 anni da quando Andy Warhol realizzò The Last Supper, l’opera site-specific con cui l’innovativo artista statunitense “rilesse” il Cenacolo leonardesco in quella che sarebbe stata la sua ultima mostra; organizzata dal Credito Valtellinese, la rassegna ebbe luogo nel Refettorio delle Stelline.
Proprio a Milano, stavolta nella Cripta del San Sepolcro, a partire dall’1 marzo sarà possibile riscoprire quell’esperienza, grazie a Leonardo & Warhol. The genius experience, il progetto espositivo che promette di condurre i visitatori a spesso nel tempo: dalla Milano di Leonardo da Vinci fino all’intervento in città del padre della Pop Art.
Curata da Giuseppe Frangi – nata dall’idea del Gruppo MilanoCard, in co-produzione con la Veneranda Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, il Credito Valtellinese e MedialArt – e visitabile fino al 30 giugno prossimo, l’esposizione affida il proprio incipit a uno show multimediale.
Immagini proiettate con effetti a 360 gradi e suggestive musiche caleranno gli utenti nella Milano vissuta, disegnata e immaginata da Leonardo da Vinci. Un’occasione per comprendere le ragioni del forte legame tra le città e l’artista-scienziato, scomparso 500 anni fa, e per cogliere la potenza della sua mente, in grado di anticipare processi che si sarebbero rivelativi decisivi per lo sviluppo di Milano.
Seguendo un’impostazione per temi, la narrazione prosegue prendendo in esame specifici argomenti, tra cui la gestione e l’uso del patrimonio idrico, il rapporto con la terra e con la Natura, l’innovazione tecnologica e quella architettonica.
Attraverso The genius experience, inoltre, è possibile soffermarsi sull’interesse e sul fascino generato dalla produzione leonardesca sulla generazioni successive. Lo testimonia anche “l’incontro”, avvenuto a quattro secoli di distanza, tra Andy Warhol e Leonardo, che ha avuto luogo nella cornice di Milano.
Ai visitatori sarà inoltre consentito attraversare il corridoio leonardiano, per poi accedere alla cripta della chiesa del Santo Sepolcro: a questo straordinario monumento artistico e archeologico milanese, nel quale a breve saranno conclusi gli interventi di restauro in corso, Leonardo era molto legato. In una mappa del Codex Atlanticus, lo indica come “il vero centro di Milano“.
“Sono almeno 500 anni che a Milano il genio da potenziale può diventare reale, il genio del singolo ha portato alla Milano di oggi e sta costruendo la Milano di domani. Qui vogliamo celebrare Milano, il genio, la bellezza ma soprattutto qui vogliamo celebrare ogni persona che ha contribuito a rendere Milano quella che è e che sarà“, ha affermato Edoardo Filippo Scarpellini, amministratore del Gruppo MilanoCard.
[Immagine in apertura: Andy Warhol, The last supper, collezione Creval]