Dopo Dario Carmentano, Alfredo Pirri, Filippo Riniolo, uno dei progetti del programma di iniziative per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prosegue con Doppia faccia/ Double face, l'intervento site-specific di Giuseppe Stampone.
“Il mio intervento si intitola Doppia faccia/ Double face. Parto da una cartolina iconica di Matera e la vado a trasformare e post-produrre con il mio lavoro. Per me Matera non è solo quella della cartolina, ma include insieme ai Sassi e alla Murgia anche le periferie costruite dai grandi architetti (Carlo Aymonino, Ettore Stella, Luigi Piccinato, Giancarlo De Carlo e altri), sviluppatasi dopo il 1952. Proprio per questo ho creato un lightbox di 3 x 2 m. che raffigura due bambini giramondo, soggetti molto presenti nella mia ricerca. Attraverso le mie opere hanno viaggiato a New York, a Rotterdam, a San Paolo. Questi due ragazzi per la prima volta non vedranno una città contemporanea, ma una città archeologica, in una crasi tra Sassi e palazzi delle periferie, creando la visione di un nuovo luogo, dove il centro è periferia e viceversa. Dove la storia si unisce alla contemporaneità.”
Sono queste le parole con cui Giuseppe Stampone ha introdotto l’opera concepita in occasione del progetto artistico Matera Alberga, che con questo lavoro prosegue lungo la traiettoria avviata nelle scorse settimane. Doppia faccia/ Double face, messa a punto per l’Hotel del Campo della città Capitale europea della Cultura 2019, va infatti a unirsi alle opere già presentate da Dario Carmentano, Alfredo Pirri e Filippo Riniolo.
Con la presentazione di questa quarta installazione, prendono il vai gli appuntamenti Art Thinking – il primo workshop è in programma proprio all’Hotel del Campo – e Art Walking, che prevede una passeggiata attraverso le installazioni di Matera Alberga nella giornata di domenica 24 febbraio.
Prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, in collaborazione con Christian Caliandro, Matera Alberga prevede nel complesso il coinvolgimento di sei artisti.
Pur nella loro eterogeneità, le opere sono accomunate da una forte componente partecipativa: nei sei alberghi di Matera inclusi nel circuito si intende ricreare l’esperienza e i valori dei vecchi Vicinati dei Sassi, trasformandoli in “luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale“.
Il progetto proseguirà a marzo, presso Sextantio Le Grotte della Civita con l’intervento di Georgina Starr, e si concluderà ad aprile a Casa Diva, con Salvatore Arancio e Murgia Timone.
[Immagine in apertura: photo by Michalangelo Camardo]