Si trovano all'interno di gallerie, musei, edifici pubblici e all'aperto, in parchi, nelle strade e nelle piazze in tutto il Regno Unito: sono le migliaia di sculture che saranno digitalizzate grazie all'iniziativa promossa da Art UK.
C’è l’organizzazione di beneficienza Art UK, “dietro le quinte” dell’ambizioso progetto che promette di rendere il Regno Unito il primo Paese al mondo ad aver creato una vetrina fotografica online gratuita interamente dedicata alla sua scultura pubblica.
Già attiva in ambito culturale ed educativo con azioni mirate a rendere le collezioni pubbliche britanniche accessibile a tutti, nei giorni scorsi Art UK ha reso disponibili, sul proprio sito, le informazioni relative alle prime mille sculture scelte per questa operazione. Accedendo a www.artuk.org è dunque diventato possibile addentrarsi nel multiforme universo di questo genere artistico: ciascun’opera è documentata attraverso fotografie, dati relativi alla data e al materiale di realizzazione, notizie sull’artista, geolocalizzazione.
Per i promotori dell’iniziativa, che punta a raggiungere quota 150mila sculture online entro la fine del 2020, in questo modo si favorirà una conoscenza più ampia dell’arte, facendo leva sull’accessibilità e gratuità della piattaforma.
L’osservazione della collezione di sculture del Regno Unito, inoltre, potrebbe stimolare riflessioni su alcune delle questioni più dibattute in questa fase storica.
Perché ci sono così poche sculture realizzate da artiste nel Paese? Quali azioni sono state intraprese a livello nazionale allo scopo di ristabilire l’equilibrio tra i generi?
In quale modo la scultura si è misurata con la complessa eredità del colonialismo? Potrebbe in sintesi trattarsi di una “piccola rivoluzione” per questo settore, poiché è stato stimato che appena l’1% delle sculture appartenenti alle collezioni pubbliche inglesi possiede una “identità online”.
Prima dell’avvio del progetto è stato rilevato come molte tra queste opere non erano mai state catalogate o fotografate prima; analogamente si è appurato che non è disponibile alcuna registrazione per numerosi monumenti pubblici, alcuni dei quali considerati a rischio. Condividendo conoscenze, scambiando opinioni e analizzando le sculture, sia di persona che online, il piano sostenuto da Art UK mira a trasformare il modo in cui le persone scoprono e si relazionano con il patrimonio scultoreo, permettendo al più alto numero di individui possibile di coglierne valori e significati.
[Immagine in apertura: Il fotografo Jaron James documenta il gruppo scultoreo Harlow Family Group di Henry Moore. Photo Credits: Art UK]