La passione del regista danese per i diamanti è un fatto noto e ora il museo d’arte contemporanea di Anversa presenta al pubblico la preziosa gemma selezionata da von Trier come simbolo di uno dei suoi film più celebri.
Diamanti e cinema sono le due passioni di cui Lars von Trier non ha mai fatto mistero. Il primo documentario realizzato dal regista danese all’epoca dei suoi studi era infatti dedicato alla preziosa pietra, che non smette di affascinare l’autore di capolavori della settima arte come Dancer in the dark, Dogville e Melancholia.
Proprio a quest’ultimo si ispira il diamante in mostra dall’8 febbraio al 5 maggio presso l’M HKA di Anversa. Il museo d’arte contemporanea belga ospita Melancholia: The Diamond, una rassegna che supera i vincoli espositivi abituali, ricorrendo alla realtà virtuale per consentire al pubblico di osservare da vicino la rarissima gemma scelta dal regista per “sintetizzare” il film.
La pietra è un eccezionale esempio di diamante doppio di dodici carati che non può essere incastonato in alcun gioiello, ma può essere solo ammirato in tutte le sue peculiari irregolarità. La simulazione in realtà virtuale messa a punto da Leonid Ogarev permette a uno spettatore alla volta di entrare in contatto con il diamante, richiamando alla mente l’enorme pianeta che minaccia la terra nella pellicola di von Trier.