Fotografo di moda tra i più iconici di sempre, Erwin Blumenfeld è al centro della retrospettiva dedicatagli dal Foam di Amsterdam.
Originalità, desiderio di sperimentazione e un talento innato sono alcune caratteristiche della poetica e del linguaggio fotografico di Erwin Blumenfeld, cui il Foam di Amsterdam dedica l’omonima retrospettiva, in corso fino al 14 aprile. Scomparso nel 1969, l’artista originario della Germania seppe conquistare un ruolo di primo piano nel mondo della fotografia di moda, spaziando dal bianco e nero al colore con eguale maestria.
Proprio gli scatti a colori sono i protagonisti della mostra olandese, che punta lo sguardo sul periodo vissuto da Blumenfeld a New York, dopo aver abbandonato la Francia nel 1941, in seguito all’occupazione tedesca. Assoldato da Harper’s Bazar e poi da Vogue, l’artista diede vita a uno stile fotografico del tutto autonomo rispetto alle convenzioni degli scatti di moda, creando immagini calate in atmosfere surreali ed enigmatiche.
Gli esiti che ne derivarono affondano le radici nelle sperimentazioni condotte da Blumenfeld all’epoca del bianco e nero, quando si cimentava nella doppia esposizione, nella distorsione e nella solarizzazione. Effetti stranianti, che catturano l’occhio e che vengono completati da una perizia grafica senza pari.
[Immagine in apertura: Erwin Blumenfeld, Rage for Color, 1958, fonte foam.org]