La World Youth Orchestra è una formazione di giovani musicisti che gira il mondo per diffondere attraverso la musica messaggi di fratellanza.
Con una predominanza di musica da camera, il Bustan Festival di Beirut comprende da 25 anni anche opere, concerti orchestrali, concerti corali, danza, marionette e teatro. Il 24 febbraio, in occasione dell’edizione di quest’anno che celebra la musica italiana, la World Youth Orchestra, fondazione non profit – cofondata da La Sapienza, con il sostegno di Fondazione Cultura e Arte e formata da giovani musicisti – darà il via al tour musicale del progetto Suoni di fratellanza.
Tre le tappe per “diffondere, attraverso la musica, ideali di fratellanza nei territori attraversati da conflitti religiosi e con forti difficoltà politiche e sociali”: al già citato Bustan Festival Beirut (in Libano) il 24 febbraio si affiancano le date al Teatro Nazionale di Sarajevo (Bosnia – Erzegovina), il 4 giugno, e al Festival di Fes (Marocco) il 19 giugno 2019: tre paesi del Mediterraneo simbolo della convivenza di diverse culture e religioni.
“La World Youth Orchestra usa il viaggio come Ulisse; un viaggio di conoscenza, colmo di suoni che vogliono essere linguaggio universalmente riconoscibile”, dichiara il suo direttore artistico Damiano Giuranna. “Così ci auguriamo che alla fine di questo nuovo viaggio, i nostri giovani musicisti della World Youth Orchestra ritrovino il senso di ciò che oggi sembra perduto, il senso più profondo dell’essere umano: la fratellanza, e una volta ritrovata possa diventare nel loro agire, profonda testimonianza”.