La pittura di Giovanni Boldini incontra la moda, a Ferrara

15 Febbraio 2019

Giovanni Boldini, La marchesa Casati con piume di pavone, 1911-13, Olio su tela, cm 130 x 176, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Il legame tra i soggetti di Giovanni Boldini e l’eleganza degli abiti che indossano è un fatto noto. A essere meno conosciuto è il rapporto che il pittore ottocentesco intrecciò con la nascente industria della moda, cui diede un contributo fondamentale. Proprio questi aspetti sono al centro della rassegna Boldini e la moda, ospite del Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 16 febbraio al 2 giugno.

Giovanni Boldini, Gladys Deacon, 1916, Olio su tela, Collezione privata

Grazie a un attento studio dei documenti dell’epoca, la mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara, ripercorre la fitta rete di relazioni sociali e professionali dell’artista, mettendone in luce la capacità di interpretare la moda del tempo e di influenzarne addirittura le scelte.

Ritrattista della Belle Époque, Boldini condensa nei suoi dipinti le peculiarità della vita moderna nel cuore della Ville Lumière, enfatizzando, attraverso le linee e i colori delle vesti rese con grande maestria, lo status sociale dei suoi soggetti.
La mostra restituisce quelle atmosfere, accostando ai capolavori di Boldini le opere di Degas, Manet, Sargent, Whistler, Seurat, Blanche ed Helleu e una serie di straordinari abiti d’epoca, libri e oggetti preziosi.

[Immagine in apertura: Giovanni Boldini, La marchesa Casati con piume di pavone, 1911-13, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Immagine nell’articolo: Giovanni Boldini, Gladys Deacon, 1916, Olio su tela, Collezione privata]