Neon, stoffa, carta, tela, LED e molto altro ancora: in quaranta anni di carriera, l'artista statunitense si è misurata con una pluralità di supporti e medium, portando avanti la sua personalissima indagine sul testo e sul potere della parola. Il Guggenheim Museum di Bilbao ricostruisce la sua carriera e accoglie anche nuove produzioni, dedicandole un'importante retrospettiva.
Con Jenny Holzer: Thing Indescribable il Guggenheim Museum di Bilbao accende i riflettori sulla produzione di una delle più influenti e autorevoli artiste della scena contemporanea globale, premiata con numerosi riconoscimenti, tra cui il Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 1990 e la più recente U.S. State Department’s International Medal of Arts, ottenuta nel 2017.
Quattro decenni della sua carriera, segnata dall’intreccio tra arte, poesia, politica e attualità, convergono nel grande progetto espositivo ospitato negli spazi dell’istituzione culturale spagnola, restituendo tutta la profondità intellettuale delle opere dell’autrice statunitense classe 1950.
Curata da Petra Joos e visitabile fino al 9 settembre, la retrospettiva punta a sottolineare l’indiscussa centralità del testo e della parola scritta nell’opera di Jenny Holzer. Le sue riflessioni, le sue idee, le posizioni espresse in tutti questi anni di attività sono proposte ai visitatori lungo il percorso espositivo, incoraggiando in loro ulteriori valutazioni anche su questioni controverse o di grande attualità, come la crisi globale dei rifugiati, la violenza contro le donne, gli abusi di potere.
Già a partire dagli anni Settanta, quando l’artista iniziò a muovere i primi passi nel mondo dell’arte incollando di nascosto manifesti in giro per New York City, le parole hanno acquisito un ruolo imprescindibile nella sua produzione. Le loro potenzialità sono state progressivamente indagate ricorrendo a una pluralità di supporti e medium: dalle T-shirt ai dipinti; dalle scritte a LED ai disegni, fino alla realtà aumentata e alle più recenti proiezioni di luce su porzioni di paesaggio e su edifici.
Proprio a quest’ultima categoria appartiene uno dei nuovi lavori presentati in occasione di questa retrospettiva. Si tratta di un intervento destinato alla facciata del museo progettato da Frank Gehry, che sarà proiettato ogni giorno fino al 30 marzo, dopo il tramonto.
Holzer, tra l’altro, è inclusa nella collezione permanente del Guggenheim Museum di Bilbao fin dall’apertura del museo, in occasione della quale progettò l’opera Installation for Bilbao.
[Immagine in apertura: Jenny Holzer, Ram, 2016 © 2016 by Tavern Books. Used with permission of Ludmiła Adamska-Orłowska and the translator. Courtesy the artist and Hauser & Wirth © 2019 Jenny Holzer, member Artists Rights Society (ARS), NY / VEGAP. Photo: Collin LaFleche]