"Clubbing is not hobby": ne sono convinti gli ideatori di Discopolis, un gioco che promette di condurre i concorrenti dietro le quinte del mondo delle discoteche, svelandone segreti e potenzialità visti in un'ottica imprenditoriale.
Non poteva mancare una serata in discoteca – sabato scorso, al Tenax di Firenze – per accompagnare il lancio di Discopolis, il sorprendente gioco in scatola legato all’universo del clubbing.
Del resto la discoteca fiorentina, nata negli anni Ottanta e considerata tra le più famose a livello nazionale, è uno dei 22 locali che i concorrenti – da 2 a 6 per ogni sfida – possono tentare di acquistare e gestire nel corso di una partita.
Ideato da Philipp & Cole, storici dj resident del Tenax, il primo (e unico) gioco da tavolo delle discoteche, già disponibile in pre-order, è portatore di un messaggio: “Clubbing is not hobby” ricordano i creatori, sottolineando che “il mondo della notte crea un importante indotto lavorativo: scopritelo divertendovi“.
Sulla plancia di gioco, che riproduce il classico disco in vinile, i concorrenti vestono i panni di organizzatori di eventi e di proprietari di disco club, dallo già citato Tenax al Cocoricò; dall’Amnesia Milano al Peter Pan, per citarne alcuni. L’obiettivo è acquisire tutti i servizi necessari per mettere a disposizione della clientela la migliore offerta possibile, ma tirando i dati si può finire per pescare carte anche negative, che impongono ad esempio di doversi misurare con problemi burocratici, con cachet proibitivi richiesti da ospiti o con controlli a sorpresa.
Tutto quello che accade nel mondo della notte diventa dunque materia viva per una competizione che promette di condurre i giocatori nel dietro le quinte di questa complessa macchina dello spettacolo.