Primo fine settimana di apertura per le tre nuove mostre ospitate nel museo situato nel centro storico fiorentino: Exit Morandi è l'ampia monografica dedicata all’artista bolognese, cui si affiancano le personali di Goldschmied & Chiari e Riccardo Guarneri.
Sono trascorsi 35 anni dalla scomparsa del pittore e incisore Giorgio Morandi, ma l’eco della sua produzione e la sua influenza restano ancora forti. A Firenze, è il Museo Novecento diretto da Sergio Risaliti a rendere omaggio a un autore che è unanimemente annoverato tra le figure chiave dell’arte italiana del XX secolo.
Curata dallo stesso direttore artistico del museo toscano e dalla Direttrice della Fondazione Roberto Longhi, Maria Cristina Bandera, la monografica Exit Morandi ricostruisce la carriera dell’autore bolognese a partire da 4 importanti dipinti appartenuti al collezionista e mecenate Alberto Della Ragione. Reso possibile anche grazie ai prestiti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, della Banca Monte dei Paschi di Siena e a significative opere provenienti da collezioni private, questo progetto espositivo riunisce nature morte, paesaggi, fiori e una serie di incisioni che valsero al Maestro un premio internazionale alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1953.
La mostra dedica una particolare attenzione al rapporto tra Morandi e quattro protagonisti indiscussi della critica d’arte del secolo scorso, ovvero Roberto Longhi, Cesare Brandi, Francesco Arcangeli e Carlo Ludovico Ragghianti. Questa relazione trova il proprio riflesso nella selezione delle opere in mostra, appartenute o gravitate nell’orbita dei quattro illustri storici dell’arte. La stessa curatrice Bandera, tra le massime esperte dell’artista, ha ricordato: ““Morandi non sarà secondo a nessuno”. Questa fu l’autorevole, lungimirante previsione di Roberto Longhi, confermata oggi dall’attenzione internazionale per il pittore, che non ha confini“.
In contemporanea – e fino al 30 maggio – resteranno aperte anche i nuovi appuntamenti dei cicli Duel e Campo Aperto.
Protagonista del primo dei due progetti, concepito per attivare un confronto tra un artista contemporaneo e un’opera della collezione del museo, è il duo Goldschmied & Chiari – al secolo Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari – artefice della serie di collage Dispositivi di rimozione (2010-2012) e della grande installazione polimaterica Patria (2010-2019). Il lavoro con il quale hanno scelto di “misurarsi” è Demolizioni di Mario Mafai, un dipinto del 1937 che testimonia le distruzioni degli
edifici romani volute dal fascismo per dare un nuovo volto all’Italia tramite l’urbanistica di regime.
In Campo Aperto l’attenzione si sposta sulla spazio mostra Pittura Pittura dell’artista fiorentino Riccardo Guarneri, “la cui opera astratto-geometrica, caratterizzata da una lirica costruzione di rapporti di luce-colore, è influenzata dall’alto magistero pittorico di Giorgio Morandi“, ha sottolineato il direttore Risaliti.
[Immagine in apertura: Giorgio Morandi, Natura morta, olio su tela, 1923- 1924, Museo Novecento Firenze, Raccolta Alberto Della Ragione, Fototeca Musei Civici Fiorentini]