La Francia dedica il suo primo omaggio espositivo agli scatti di Ren Hang, artista cinese scomparso all’età di soli 29 anni, lasciando in eredità un corpus fotografico che testimonia un eccezionale talento.
Nonostante siano trascorsi quasi due anni dal suicidio di Ren Hang, il mondo della fotografia risente ancora del vuoto lasciato dall’artista cinese. Contribuisce a colmare questa mancanza la mostra allestita fino al 26 maggio nelle sale della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il primo omaggio espositivo rivolto dalla Francia all’artista.
Love, Ren Hang, questo il titolo della rassegna, offre al pubblico l’opportunità di ammirare 150 scatti provenienti da collezioni europee e cinesi, mettendo in luce la poetica di un fotografo che non ha avuto timore di osare; sfidando un contesto politico repressivo e usando ironia e talento come strumenti per restituire i soggetti di un immaginario allergico alle convenzioni.
Ritratti, paesaggi e scorci notturni animano le opere in mostra, aprendo spiragli sulla quotidianità di Ren Hang ‒ molti scatti sono dedicati alla madre e agli amici di tutti i giorni ‒ ma anche su una profonda riflessione attorno ai temi dell’identità e della sessualità.
L’erotismo è una delle componenti chiave dell’opera di Hang, che lo declina in colori saturi, vivaci, altalenando tra rossi ipnotici e l’acidità di cromie scelte con grande attenzione.
Particolarmente acclamato dalle giovani generazioni cinesi, Ren Hang seppe affrontare con maestria nodi tematici delicati come quello dell’omosessualità e del corpo nudo, scrollandosi di dosso l’imposizione di qualsiasi etichetta o pregiudizio.
[Immagine in apertura: Ren Hang, Untitled, dettaglio, 2016 © Courtesy of Estate of Ren Hang and stieglitz19]