Immortalate dagli obiettivi di Henri Cartier-Bresson, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, René Burri, Luigi Ghirri e da decine di altri fotografi; ritratte da varie generazioni di pittori; ispiratrici di film e opere d'arte contemporanea: tra nostalgia e divertimento, le giostre sono il filo conduttore di una mostra in apertura a Palazzo Roverella.
Non è un caso che sia proprio Palazzo Roverella a Rovigo a ospitare, a partire dal 23 marzo, la mostra Giostre! Storie, immagini, giochi.
Come ha infatti ricordato il prof. Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – ente che ha promosso l’appuntamento – “il Polesine è da sempre terra di giostre e giostrai. Qui, e in particolare nel territorio di Bergantino, vengono realizzate giostre destinate ai parchi di divertimento e agli spettacoli viaggianti di tutto il mondo.”
Ad analizzare il tema della giostra in chiave soprattutto sociale, indagando una “vocazione territoriale” sotto un altro punto di vista, è la mostra curata da Roberta Valtorta che si lega anche all’attività del Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino.
Visitabile fino al 30 giugno, la rassegna si articola in una successione di immagini di giostre grandi e piccole, restituite attraverso la fotografia, la pittura, la grafica. Un itinerario di scoperta documentato anche da giocattoli, modellini, carillon e “pezzi” di antiche giostre, come organi e cavalli di legno.
In questa pluralità di materiali, acquisisce particolare rilievo l’arte fotografica, grazie alle opere di oltre 60 importanti fotografi. Questo gioco ha sempre affascinato generazioni di autori, sollecitati dal suo alto potere evocativo e dalle valenze simboliche. La mostra, tra gli altri, propone scatti di Celestino Degoix, Arnoux, Eugène Atget e i Frères Seeberger, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Cesare Colombo, Bruce Davidson, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, Izis, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Willy Ronis, Lamberto Vitali, David Seymour, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, René Burri, Luigi Ghirri e Ferdinando Scianna.
Il percorso espositivo comprende inoltre una selezione di importanti opere pittoriche, manifesti di fiere di paese e sagre popolari, l’installazione dell’artista contemporanea Stephen Wilks dal titolo Donkey Roundabout, la proiezione del film di Adriano Sforza Jodi delle giostre, vincitore del David di Donatello 2011.
[Immagine in apertura: Giampietro Agostini, Milano – 1995 – Piazza del Duomo © Giampietro Agostini]