La Casa dei Tre Oci di Venezia dedica a Letizia Battaglia una imponente monografica, che ne ripercorre la carriera di fotografa capace di restituire il proprio tempo - e quello della "sua" Palermo in particolare - con sguardo attento e partecipe.
Mancano solo poche ore all’inaugurazione di Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita, la mostra monografica intitolata dalla Casa dei Tre Oci di Venezia alla fotografa palermitana. Dal 20 marzo al 18 agosto, il pubblico potrà immergersi nella lunga e instancabile carriera di Letizia Battaglia, facendo scorrere lo sguardo sui 300 scatti esposti, molti dei quali inediti, scelti in collaborazione con l’archivio dell’artista.
Nata a Palermo nel 1935, la Battaglia ha fatto della propria città il perno e lo sfondo della sua pratica fotografica, immortalandone il tessuto sociale e anche gli aspetti più efferati, come i crimini di mafia, descrivendo la realtà in presa diretta, senza cedere alla forza dei luoghi comuni o alle lusinghe della convenzioni.
Curata da Francesca Alfano Miglietti, la mostra, sostenuta da Tendercapital, nell’ambito delle attività del suo incubatore d’arte TenderToArt, organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia, sottolinea la grande forza e indipendenza che caratterizzano da sempre l’approccio della Battaglia non solo al medium fotografico, ma alla realtà nella sua interezza. Portano la sua firma scatti che parlano di politica, di critica sociale, di violenza e delle conseguenze che essa genera, ma anche immagini i cui soggetti sono donne e bambini; scorci di vita quotidiana impregnata di una poesia semplice e suggestiva.
Tutto questo trova conferma nelle parole della Battaglia: “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità”.
“Io sono una persona, non sono una fotografa. Sono una persona che fotografa. La fotografia è una parte di me, ma non è la parte assoluta, anche se mi prende tantissimo tempo”.
[Immagine in apertura: Letizia Battaglia, Domenica di Pasqua, Festeggiamenti per incitare l’uscita della statua di San Michele patrono di Caltabellotta, 1984 © Letizia Battaglia]