Il giovane fotografo Lorenzo Pingitore trasforma in immagine le suggestioni filosofiche parmenidee, indagando i punti di contatto tra l’uomo e i luoghi che accolgono la sua presenza.
Secondo il filosofo greco Parmenide, l’Essere è unico e immutabile e i cambiamenti del mondo fisico sono illusori. A trasformare i luoghi con la sua presenza è quindi l’uomo: da questa premessa concettuale trae origine la ricerca di Lorenzo Pingitore, sfociata in Parmenide, la serie di fotografie in mostra nella project room di CAMERA a Torino, fino al 6 aprile.
Curata da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, la rassegna punta l’obiettivo su uno dei sei talenti emergenti selezionati da CAMERA per l’edizione 2018 di FUTURES Photography, la piattaforma europea creata per promuovere la fotografia contemporanea emergente di cui CAMERA fa parte, insieme ad altre 10 istituzioni internazionali.
La mostra ospita una serie inedita di 9 immagini di grandi dimensioni, aventi come soggetto cardine una grande sfera, del diametro di 4,5 metri, calata in sfondi e ambienti architettonici sempre diversi. La sfera entra in dialogo con il contesto e modifica la percezione di esso, trovando nella fotografia un medium di trasmissione duraturo.