Il Palazzo delle Arti Napoli sta per accogliere un omaggio espositivo alla leggenda del pugilato Muhammad Ali. Attraverso un centinaio di immagini che ne ripercorrono la storia, non solo sportiva ma anche nell'ambito della difesa dei diritti civili.
È considerato non solo una delle icone del pugilato, ma anche un simbolo delle battaglie per i diritti civili. Stiamo parlando di Muhammad Ali, cui è dedicata l’omonima mostra che, dal 22 marzo al 16 giugno, animerà gli ambienti del PAN Palazzo delle Arti Napoli ‒ Palazzo Roccella. Un omaggio a una leggenda del secolo scorso, ricordata attraverso un denso corpus di scatti che riportano in vita le sue gesta, non solo sportive.
L’esposizione, curata da Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, riunisce infatti 100 scatti provenienti dai più grandi archivi fotografici del mondo ‒ New York Post Archives, Sygma Photo Archives, The Life Images Collection ‒ incentrati sulla figura di Ali, colto in alcuni momenti chiave della sua esistenza.
Boxeur eccezionale, Muhammad Ali è celebrato come atleta negli scatti che immortalano la sua parabola pugilistica ‒ ad esempio negli incontri con Sonny Liston, George Foreman e Leon Spinks, che gli valsero il primato dei tre titoli dei pesi massimi, senza dimenticare i match dell’indimenticabile sfida contro Joe Frazier.
Una linea del tempo descrive la cronologia dei suoi 61 combattimenti da professionista, avvenuti tra il 1960 e il 1981 in seguito alla conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960, quando portava ancora il nome di Cassius Clay.
Ma Ali non fu soltanto un pugile d’eccezione: il suo impegno a difesa dei diritti civili è passato alla storia, come dimostrato dalla sua netta opposizione alla guerra del Vietnam e a qualsiasi forma di razzismo.
Una intera sezione della rassegna è dedicata ai suoi legami con gli altri, caratterizzati da un profondo rispetto. Ne è un esempio il dialogo instaurato con i più piccoli, per il quale Ali era modello e mentore, con chi lo supportava nel suo “angolo” e con i componenti della sua famiglia: la madre, il padre, il fratello, le quattro mogli e i nove figli.
[Immagine in apertura: Miami Beach, 1971. Allenamento di Muhammad Ali nella palestra 5th Street Gym di Chris Dundee, fratello del manager Angelo. Chris Smith/Getty Images]