A due anni dall’ultimo Made in Italy, il nuovo disco del cantautore emiliano, Start, rappresenta una ripartenza dopo lo stop per la temporanea perdita della voce. Atteso anche il nuovo tour in estate.
Esce domani 9 marzo Start, il nuovo album di Ligabue, a due anni dall’ultimo Made in Italy. Definito dallo stesso cantautore emiliano più “essenziale”, rappresenta un nuovo inizio e una ripartenza dopo l’annus horribilis del 2017, caratterizzato dalla perdita della voce a causa di un polipo, dai concerti rimandati e dalla preoccupazione, ormai passata, che le cose sarebbero potute non tornare come prima.
“Questo lavoro lo sento molto essenziale sotto tutti gli aspetti. Lo sono la copertina, il titolo (una sola sillaba), la durata dell’album (solo 38 minuti), il numero di canzoni (mai fatte meno di 11: questa volta sono 10)”, racconta Luciano. “Molto è dipeso dall’incontro con Federico Nardelli, che per me è un bambino, essendo nato l’anno prima che uscisse il mio primo album”.
Federico Nardelli è il musicista polistrumentista che ha prodotto il disco di Ligabue, che suona molto più pop del passato e “urgente”. “Stavolta l’urgenza c’è tutta, sento una cosa vicina ai miei primi dischi”. È pronto anche un nuovo tour negli stadi in estate: la partenza dello Start tour 2019 è fissata per il 14 giugno al San Nicola di Bari, mentre l’ultima data in programma è quella del 12 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Nel mezzo, sono in programma le tappe di Messina, Pescara, Firenze, Milano, Torino, Bologna e Padova.