Primo fine settimana di apertura, all’Orto Botanico dell’Università di Padova, per l'installazione progettata dall'architetto De Lucchi utilizzando tronchi e rami di decine di alberi, abbattuti nei mesi scorsi a causa della violenta tempesta Vaia che ha imperversato nel Nord-Est della penisola.
Non è la prima volta che l’architetto Michele De Lucchi si misura con luoghi di interesse naturalistico. Era già successo, la scorsa estate, con l’inaugurazione dell’installazione DentroFuori, da lui progettata per il parco Arte Sella, nel cuore della Val di Sella in Trentino. Questa volta il progettista, che nel corso del 2018 ha ricoperto l’incarico di direttore di Domus, ha concepito l’opera L’albero degli Alberi, che resterà esposta fino al 5 gennaio 2020 all’Orto Botanico dell’Università di Padova.
Forte è il legame tra le due esperienze, poiché per il nuovo lavoro sono stati utilizzati tronchi e rami di decine di alberi di diverse essenze – faggio, abete rosso, larice, frassino, tiglio e nocciolo – provenienti dalle vallate del bellunese e del Trentino.
L’intervento è stato reso possibile proprio grazie alla collaborazione attivata con Arte Sella e con il contributo delle istituzioni dei territori coinvolti, che hanno permesso di reperire il materiale arboreo successivamente confluito in questo lavoro.
L’albero totem è generato dall’incontro-incastro dei resti della tempesta che ha stravolto il paesaggio di 40mila ettari di territorio montano: il suo obiettivo è conferire dignità e forma alle piante abbattute.
Le radici dell’opera sono sospese nell’aria; sembrano volare sopra uno specchio d’acqua che “rimanda al mare maldestramente surriscaldato dagli effetti dell’inquinamento atmosferico”, come ha raccontato De Lucchi.
Nel lungo periodo di esposizione, L’Albero degli Alberi modificherà il proprio aspetto, per effetto dell’azione del vento, della pioggia e del sole. Nulla, tuttavia, scalfirà il suo valore simbolico e la sua presenza nell’Orto Botanico intende essere un incoraggiamento verso azioni concrete. In particolare, i visitatori che lo desidereranno potranno donare un euro a favore del finanziamento di un progetto di rigenerazione naturale legato a questa iniziativa.