La celebrazione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna ha ispirato una serie di progetti espositi. Tra questi una mostra al via al Grand Palais di Parigi e una rassegna alla Kunsthaus Zürich.
Correva l’anno 1969, quando l’astronauta Neil Armstrong mise piede sulla superficie lunare. A 50 anni dall’allunaggio, anche le grandi istituzioni culturali europee scendono in campo per ripercorrere le emozioni di quell’evento, analizzando le ricadute di un simile successo sull’immaginario collettivo.
Fino al 22 luglio, a Parigi, l’esposizione La Lune. Du voyage réel aux voyages imaginaires esamina – in cinque sezioni espositive – la capacità della Lune di ispirare fin dall’antichità la produzione artistica, prendendo in considerazione un panorama geografico esteso oltre l’Europa.
La mostra offre al visitatore la possibilità di confrontarsi con le creazioni artistiche, realizzate dell’Antichità ai giorni nostri, ispirate alla Luna. Si scopre così che l’unico satellite naturale della Terra è stato da sempre oggetto di contemplazione, ma anche di ricerca scientifica, oltre ad aver ispirato poeti e alimentato credenze popolari: a lungo, ad esempio, è stato ritenuto responsabile del cambiamento di umore delle donne. Sull’innata capacità della Luna di stimolare la nascita di sogni e speranze si concentra una delle opere chiave di questa mostra, la scultura L’endymion endormi di Antonio Canova.
Spostandoci dalla Francia alla Svizzera, anche la Kunsthaus Zürich – fino al 30 giugno – dedica una mostra al 50esimo anniversario del primo sbarco sulla Luna. Ricollocando l’evento nel più complesso scenario della Guerra Fredda, Fly me to the Moon. The Moon Landing: 50 years on riunisce circa 200 opere di autori come René Burri, John Chamberlain, Coop Himmelb(l)au, Max Ernst, Lucio Fontana, Galileo Galilei, Yves Klein, Fritz Lang, René Magritte, Edvard Munch, Claes Oldenburg, Man Ray, Pipilotti Rist, Andy Warhol, solo per citare una piccola selezione, e proporre un viaggio alla scoperta del legame tra gli artisti e La Luna.
Con un orizzonte temporale esteso dall’era romantica ai giorni nostri, il percorso espositivo si avvale di sezioni tematiche e si focalizza su temi come la topografia lunare, i disturbi associati alla Luna, l’assenza di gravità e la Luna come fenomeno nei mass media.
[Immagine in apertura: William Anders, First Earthrise seen by human eyes, Apollo 8, 24 December 1968, Collection Victor Martin-Malburet, photo: NASA/Collection Victor Martin-Malburet, © William Anders fonte Wikipedia]