Installazioni multimediali ed elementi d'epoca restaurati permettono ai visitatori di immergersi negli spazi privati della dimora di Nerone, eretta sul Palatino prima dell'incendio di Roma del 64 d.C.
Al termine di un decennio di lavori, la cosiddetta Domus Transitoria sul Palatino, a Roma, ha finalmente aperto le proprie porte al pubblico. In quella che fu la reggia personale di Nerone, collocata a metà del percorso che conduceva dal Palatino all’Esquilino ed eretta prima del 64 d.C., sono stati condotti interventi di studio e restauro.
Si tratta di opere comprese nel programma messo a punto per il Parco Archeologico del Colosseo, finalizzato a “restituire ai visitatori luoghi e percorsi da tempo inaccessibili“, come ha raccontato il Direttore del sito, Alfonsina Russo.
A quanti decideranno di includere questa dimora nel proprio itinerario tra le antichità romane, verrà proposta una combinazione di stimoli visivi, tra l’osservazione diretta di molti elementi d’epoca e sollecitazioni virtuali, che forniranno utili e affascinanti integrazioni.
Tra le testimonianze antiche delle quali è stato possibile ripristinare l’originaria bellezza, si segnalano uno spazio originariamente occupato da un ricco ninfeo, un triclinio circondato da colonne di porfido e pilastri in marmi policromi e due stanze nelle quali sono ancora leggibili gli apparati decorativi formati da affreschi, stucchi e pavimenti marmorei.
Infine, attraverso l’utilizzo di visori, è possibile immergersi nelle atmosfere dei lussuosi interni di Roma Antica: sono tre le installazioni multimediali incluse nel percorso di visita.
[Immagine in apertura: Il padiglione centrale della Reggia di Nerone visto dalla fontana-ninfeo. Ricostruzione virtuale. Credits: Parco archeologico del Colosseo, foto Progetto Katatexilux]