Ci ha lasciati lo scorso 29 marzo, all'età di 84 anni, il "designer della luce" Giancarlo Fassina. Porta la sua firma, insieme a quella di Michele De Lucchi, l'iconica lampada Tolomeo, che nel 1989 fu premiata con il Compasso d'Oro.
Tra i simboli del made in Italy, tra le icone del product design e del “design della luce” che in Italia può vantare una scuola di livello internazionale – dai fratelli Castiglioni a Vico Magistretti, solo per fare due nomi – spicca sicuramente “lei”, la lampada Tolomeo.
Oggi, lunedì primo aprile, il mondo del design piange la scomparsa di uno dei suoi “padri”, il progettista Giancarlo Fassina, morto all’età di 84 anni lo scorso 29 marzo. L’annuncio giunge dall’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale italiana.
Co-creatore insieme a Michele De Lucchi della serie di lampade “tolemaiche” per Artemide, progetto con cui si aggiudicò il Compasso d’Oro nel 1989, Fassina è stato legato all’azienda italiana per lungo tempo, essendo entrato a farne parte poco dopo aver compiuto i 30 anni.
Classe 1935, laureatosi al Politecnico di Milano, come spiega bene lo stesso sito di Artemide in poche ma accurate parole, Giancarlo Fassina aveva fatto della luce “il suo mestiere, in ogni sua forma ed espressione“. Oltre al design di prodotto, infatti, hanno fatto scuola diversi progetti illuminotecnici firmati dal designer milanese per edifici (per esempio il Teatro Fossati a Milano, intervento del 1985 con Marco Zanuso) e mostre – come Il progetto domestico alla Triennale nel 1986, in collaborazione con Mario Bellini.
[Immagine in apertura: Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina per Artemide, Lampada Tolomeo, particolare della giunzione tra i due bracci, original photo by Housing Works Thrift Shops fonte Flickr]