Henri de Toulouse-Lautrec, Alphonse Mucha, René Lalique, Eugène Grasset sono tra i protagonisti della grande mostra che ripercorre la stagione dell’Art Nouveau, le sue declinazioni territoriali e la sua preferenza per l’uso intensivo della linea curva e dell’arabesco.
Con l’apertura della mostra Art Nouveau. Il trionfo della bellezza prende il via la nuova stagione espositiva della Reggia di Venaria, in provincia di Torino. La preziosa cornice della sede piemontese accoglie un progetto che ripercorre la “straordinaria fioritura artistica e artigianale che ha travolto e cambiato il gusto decorativo all’inizio del Novecento“, come ha sottolineato Paola Zini, Presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
Attraverso cinque sezioni e 200 opere, la mostra curata da Katy Spurrell analizza tutte le declinazioni europee di uno stile il cui fascino ha resistito alla prova del tempo. L’interesse verso il mondo vegetale e le evocazioni di temi e soggetti legati alla Natura debuttò in Europa e negli Stati Uniti a partire dal 1890. La sua forza fu tale da coinvolgere ogni ambito delle arti visive e di quelle decorative, in un mix di proposte a metà strada tra architettura, pittura, arredamento, scultura e musica, che acquisirono peculiari connotazioni locali.
Accanto al Modern Style negli Stati Uniti, al Jugendstil in Germania, alla Sezession in Austria, al Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, al Modernismo in Spagna e alle specifiche versioni di Inghilterra e Francia, patria dell’Art Nouveau, in Italia si diffuse il Liberty. Fu proprio Torino, sede dell’Esposizione internazionale di Arte Decorativa Moderna Proprio del 1902, a “tenere a battesimo” questa corrente.
Ovunque si diffuse quindi un gusto desideroso di svincolarsi da obblighi e convenzioni, in nome di un dichiarato amore per il naturalismo, l’esotismo e per i riferimenti alla sensualità della natura e al corpo femminile.
Questa intensa e appassionante narrazione viene raccontata alla Reggia di Venaria, fino al 26 gennaio 2020, con opere provenienti dagli Arwas Archives, dalla Fondazione Arte Nova, dalla Collezione Rodolfo Caglia e da altri prestiti di privati.
Henri de Toulouse-Lautrec, Emile Gallé, Daum Frères, Alphonse Mucha, Louis Majorelle, René Lalique, Eugène Grasset, Eugène Gaillard sono alcuni dei protagonisti di quella stagione, i cui lavori sono stati selezionati per questo appuntamento.
Nel suggestivo allestimento progettato da Corrado Anselmi con Andrea Damiano rivivono le atmosfere e il gusto dell’epoca, evocate anche dalla riproduzione di ambienti abitativi della Parigi di inizio Novecento. Un’intera sezione è riservata al Liberty italiano; in essa emergono le differenze rispetto all’Art Nouveau francese e la sua vocazione per la dimensione nazionale.
Prodotta e organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, con Arthemisia, Art Nouveau Il trionfo della bellezza è accompagnata da un catalogo edito da Arthemisia Books.
[Immagine in apertura: Georges de Feure, Affiche puor Le Journal des ventes, 1898 Litografia a colori, 60,5×40 cm, Private collection, London]