Le città, le loro trasformazioni e la narrazione dei luoghi sono stati temi centrali nella carriera di Gabriele Basilico. A sei anni dalla sua scomparsa, la città di Torino gli dedica una mostra che si lega a un'indagine fotografica da lui realizzata nel 2010 per la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Prende le mosse dalla retrospettiva Le arti di Piranesi. Architetto, incisore, antiquario, vedutista, designer con cui la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, nel 2010, ha reso omaggio al grande incisore veneto, la mostra al via il 10 aprile prossimo al Museo Ettore Fico di Torino.
In occasione di quel progetto espositivo, curato da Michele De Lucchi, Adam Lowe e Giuseppe Pavanello, l’istituzione veneta commissionò a Gabriele Basilico la realizzazione di un lavoro di documentazione fotografica relativo ai luoghi ritratti da Piranesi. Scomparso nel 2013, il fotografo si soffermò su alcuni scorci di Roma e su una selezione di altre destinazioni, già indagate dall’incisore, riproducendone le medesime angolazioni.
Fino al 14 luglio prossimo, i risultati di quel lavoro – che a Venezia diede vita a un confronto tra 32 fotografie e 32 incisioni – vengono presentati insieme a oltre 50 fotografie in differenti formati.
La mostra esamina la poetica urbana e concettuale del fotografo attraverso le immagini scattate nel corso dei suoi innumerevoli viaggi. Amburgo, Barcellona, Bari, Beirut, Berlino, Bilbao, Francoforte, Genova, Graz, Istanbul, Lisbona, Liverpool, Losanna, Madrid, Montecarlo, Mosca, Napoli, Nizza, Palermo, Parigi, Roma, Rio de Janeiro, Rotterdam, San Francisco, San Sebastian, Shanghai, Torino, Trieste, Valencia e Zurigo sono state tra le città “esplorate” e prese in esame da Basilico nell’arco della sua carriera, in larga parte dedicata al tema delle trasformazioni dei territori urbanizzati nel passaggio dall’era industriale a quella postindustriale.
[Immagine in apertura: Gabriele Basilico, Veduta dele due chiese presso la Colonna Traiana, 2010 © Venezia, Fondazione Giorgio Cini]