Gli eventi più significativi della storia thailandese degli ultimi cinquant’anni vengono ripercorsi attraverso gli occhi dei personaggi del graphic novel realizzato da Claudio Sopranzetti, Sara Fabbri e Chiara Natalucci. Nelle librerie e fumetterie dal 24 aprile.
Meta di punta del turismo internazionale, per Claudio Sopranzetti la Thailandia è, soprattutto, una “materia” di studio e analisi. Ricercatore in antropologia politica presso l’Università di Oxford, da oltre 10 anni si dedica al complesso scenario sociale del Paese del sud-est asiatico. Con Sara Fabbri e Chiara Natalucci, Sopranzetti ha realizzato Il Re di Bangkok che debutta in libreria dal 24 aprile, nella Collana ASIA. L’opera è il risultato congiunto dei tre autori: Fabbri è fumettista, illustratrice e grafica, al suo primo graphic novel dopo esperienze di lavoro con Coconino Press e Oblomov Edizioni; Natalucci, laureata in Lingua e Letteratura russa, è traduttrice e co-organizzatrice del festival Macerata racconta.
Il volume delinea un ritratto della Thailandia moderno attraverso la vita di Nok, un vecchio ambulante cieco desideroso di abbandonare la tentacolare capitale. I racconti e le immagini che riaffiorano dalla sua memoria fanno riferimento a fatti realmente accaduti, raccolti dai tre autori attraverso ricerche sul campo, e traducono in materia viva per i lettori tutte le contraddizioni di un luogo cresciuto con estrema rapidità negli ultimi 50 anni.
Il Re di Bangkok analizza quindi una pluralità di temi – dalle migrazioni alle distanze che separano le famiglie, fino alle rivolte tra i grattacieli della capitale – in un viaggio tra le baraccopoli dei lavoratori migranti, i campi di riso dell’Isaan, i villaggi turistici di Kho Phangan e altri luoghi ancora.
Sebbene i personaggi siano il risultato di una finzione narrativa, pur in assenza di una diretta corrispondenza con persone specifiche, il graphic novel offre una ricostruzione realistica di luoghi, abiti, architetture.
Nel 2015, i tre autori hanno preso parte a una residenza in Thailandia; in quell’occasione, hanno dato vita a archivio fotografico e cinematografico con oltre 5mila voci con materiali provenienti dalla Biblioteca nazionale di Bangkok, l’Archivio nazionale di cinema thailandese e alcune collezioni private di storici locali.