Considerato uno dei pionieri dell'arte virtuale e digitale, l'artista francese "rende omaggio" alla vita e all'opera di Pierre Soulages nel museo a lui intitolato, in occasione del centesimo compleanno.
Progettato dallo studio RCR arquitectes, in team con lo studio Passelac & Roques architects, il Musée Soulages di Rodez in Francia conserva la più grande collezione di opere del Maestro Pierre Soulages. In occasione del centenario della nascita dell’artista e a 5 anni dall’apertura del museo, sono state promosse una serie di iniziative culturali comprese nel programma celebrativo Siècle Soulages.
In attesa del 24 dicembre prossimo, giorno in cui Pierre Soulages taglierà il traguardo dei 100 anni, prende intanto il via la mostra Miguel Chevalier, Pixels Noir Lumière 2019.
Dal 20 aprile, l’artista noto per aver sviluppato, fin dai primi anni Ottanta, un approccio artistico usando il computer come medium, in un costante dialogo con la pittura e la luce, propone nel museo francese un’installazione a metà strada tra la pittura e il video, legata alla tecnica del cosiddetto “electronic dripping”. Quasi in antitesi con l’uso degli strumenti digitali tanto caro alla generazione di artisti contemporanei, interessati alla realtà virtuale e “tentati” dalla completa smaterializzazione dell’arte, Chevalier propone anche un’esperienza di “materializzazione” del virtuale.
Il risultato è un mix tra materia e pixel, che rientra nel più vasto lavoro multidisciplinare dell’artista, particolarmente incline ad affrontare la questione della virtualità nell’arte mediante l’interattività e, appunto, la materialità. La mostra resterà aperta fino al 26 maggio prossimo.