La giovane artista inglese Anj Smith interviene negli ambienti della casa-museo milanese, innescando un dialogo tra il proprio linguaggio creativo e la raccolta del Museo Poldi Pezzoli.
L’arte contemporanea fa il suo ingresso tra le sale del Museo Poldi Pezzoli di Milano, complice la produzione creativa della giovane artista inglese Anj Smith, posta in dialogo con la raccolta della sede espositiva meneghina.
Fino al 12 maggio Anj Smith. The Mountain of the Muse crea una stretta relazione fra i temi del ritratto, del paesaggio e della natura morta, presenti sia nella poetica di Smith sia nelle opere della collezione.
La mostra include tre dipinti realizzati per l’occasione e ispirati alle raccolte del museo, tre incisioni e la reinterpretazione dell’artista di tre piatti, due vasi e un trumeau, realizzati grazie alla collaborazione con l’atelier Fornasetti, diretto da Barnaba Fornasetti.
Il titolo della mostra è ispirato alla Divina Commedia dantesca: in questo caso la “musa” è sì la pittura di Smith, ma anche e ancor più la raccolta del Museo Poldi Pezzoli e l’eredità di Fornasetti. “I raffinati capolavori del Museo Poldi Pezzoli”, sottolinea Anj Smith, “rappresentano essi stessi la mia “musa”: un’illimitata fonte di ispirazione, da esplorare così come da esaminare criticamente”.