La galleria Hauser & Wirth celebra Piero Manzoni con due mostre, dedicate ad altrettante serie di opere iconiche, punto di riferimento per le successive generazioni di artisti.
È un vero e proprio omaggio quello che la sede newyorkese della galleria Hauser & Wirth intitola a Piero Manzoni. Curate da Rosalia Pasqualino di Marineo, direttrice della Fondazione Piero Manzoni di Milano, e allestite fino al 26 luglio, le due mostre Materials of His Time e Lines ripercorrono la carriera di uno dei pionieri dell’arte concettuale attraverso altrettante serie di opere emblematiche, gli Achrome e le Linee.
Materials of His Time riunisce una settantina di Achrome ‒ dipinti nei quali domina la totale assenza di colore ‒ realizzati da Manzoni mettendo in campo numerose sperimentazioni con i materiali più diversi, dal cotone alla pelliccia sintetica e naturale, dal polistirolo alla stoffa. Inoltre, la mostra ricostruisce per la prima volta nella Grande Mela una stanza tappezzata di pelliccia bianca e un’altra dipinta con vernice fluorescente, descritte da Manzoni in una lettera all’amico Henk Peeters nel 1961.
Lines celebra l’omonimo ciclo di opere, avviato in parallelo agli Achrome, a partire dal 1959: linee tracciate da Manzoni sulla carta, nel solco di una ricerca attorno alla forma e al disegno, fino alla celeberrima Linea lunga 7.200 metri, realizzata a Herning, in Danimarca, nel 1960. Oltre alle 35 Linee esposte, Hauser & Wirth ospita 12 Linee, una rievocazione della mostra inaugurata nel 1959 per l’apertura della galleria Azimut di Milano.
[Immagini in apertura: a sinistra, Piero Manzoni srotola una Linea nel suo atelier, Milano, 1959. A destra, Piero Manzoni, Achrome, 1961, photo by Søren Krogh. All images © Fondazione Piero Manzoni, Milano. Courtesy of the Foundation and Hauser & Wirth]