La mostra in corso al J. Paul Getty Museum di Los Angeles presenta al pubblico un genere di fotografia che è al contempo realistico e teatrale, vero e falso. In cui ciò che riprende l'obiettivo è un'accurata messinscena, ma di fatti e personaggi realmente esistiti.
Comunemente, alla fotografia si associa un grado di “verità” superiore a quello di altre forme d’espressione. Perché uno scatto è pur sempre la riproduzione di qualcosa che era in posa davanti all’obiettivo: per apparire nell’immagine, doveva esserci.
La mostra in corso al J. Paul Getty Museum di Los Angeles fino al prossimo 9 giugno, però, presenta al pubblico un genere di fotografia che è al contempo realistico e teatrale, vero e falso. Encore: Reenactment in Contemporary Photography presenta infatti sette autori che ricorrono alla fotografia come strumento per indagare il passato, che sia un evento storico o personale. Un modo, insomma, per riviverlo mettendolo letteralmente in scena.
I sette artisti – Eileen Cowin, Christina Fernandez, Samuel Fosso, Yasumasa Morimura, Yinka Shonibare CBE, Gillian Wearing e Qiu Zhijie – esplorano così diverse tematiche, dalla risonanza che hanno tuttora alcuni capolavori d’arte all’eredità di alcune figure storiche, sempre riportando al presente una serie di accadimenti del passato.
“I visitatori vedranno opere famose ricreate come immagini fotografiche, spaziando dal bacio de Gli amanti di Magritte, ricreato da Eileen Cowin, agli autoritratti di Yasumasa Morimura nei panni della cameriera al Bar delle Folies-Bergère di Manet“, ha commentato a tal proposito Timothy Potts, direttore del museo californiano.
Altri artisti preferiscono invece esplorare la propria identità, rievocando sul set fotografico le memorie della propria famiglia o del proprio popolo.
Ne è un esempio il lavoro di Christina Fernandez, che in María’s Great Expedition reimmagina il viaggio che condusse la sua bisnonna, allora una madre sola, dal Messico alla California del Sud.
Alla diaspora, ma intesa stavolta come fenomeno sociale, è dedicata anche la serie di autoritratti African Spirits di Samuel Fosso, che celebrano figure di intellettuali e politici discendenti dalle popolazioni africane ma determinanti nella lotta per i diritti delle minoranze in altri Stati, come Aimé Césaire in Francia e Martin Luther King Jr. negli Stati Uniti.
[Immagine in apertura: Yasumasa Morimura, Daughter of Art History, Theater A, 1989, The J. Paul Getty Museum, Los Angeles © Yasumasa Morimura 2008]