Nel corso dell'Ottocento la Liguria inizia progressivamente a conquistare la reputazione di luogo ambito del turismo e dalla cultura internazionale. In questa regione soggiornò anche Claude Monet: un'esperienza ricordata da una mostra ospitata in due diverse sedi.
Correva l’anno 1884 quando Claude Monet raggiungeva la Riviera dei Fiori per un soggiorno destinato a entrare nella storia. A 135 anni da quell’esperienza, le due località liguri visitate dall’artista nel corso della sua permanenza hanno unito le forze, dando vita a un progetto espositivo congiunto. Promossa con l’intento di celebrare il grande artista francese e il territorio locale, che proprio sul finire dell’Ottocento rafforzò la propria reputazione come meta turistica di rilievo non solo nazionale, la mostra Monet, ritorno in Riviera riunisce nel proprio itinerario le sedi di Villa Regina Margherita a Bordighera e il Castello Doria di Dolceacqua.
Aperta a partire dal 30 aprile, la rassegna curata da Aldo Jean Herlaut è stata resa possibile grazie alle collaborazioni attivate con il Musée Marmottan Monet e con la Collezione Privata di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e costituisce l’occasione per ammirare tre dipinti ispirati dalle suggestioni paesaggistiche di entrambi i luoghi della Liguria coinvolti nell’iniziativa.
I dipinti scelti – Le Château de Dolceacqua; Vallée de Sasso, effet de soleil; Monte Carlo vu de Roquebrune – attestano l’interesse suscitato da questo territorio su Monet: non a caso, lui stesso arrivò a definirlo un “paese fiabesco”. I panorami e le atmosfere da lui impressi sulla tela riprenderanno dunque vita grazie a questa esposizione.
In particolare, Monet prolungò la sua permanenza a Bordighera dalla metà di gennaio all’inizio aprile del 1884 e, complessivamente, in questa località ligure fu autore di una quarantina di opere. L’allestimento complementare, sviluppato in entrambe le sedi, sarà affiancato da un repertorio fotografico d’epoca e da un percorso espositivo multimediale, utile ad approfondire la nascita dei tre dipinti.
La loro genesi viene ricostruita anche attraverso il patrimonio epistolare di prima mano presentato in questa occasione. Si tratta delle lettere destinate ai membri della sua famiglia, alla sua compagna Alice e ai suoi corrispondenti abituali, tra cui il mercante d’arte Paul Durand-Ruel.
Da segnalare, infine, che Villa Regina Margherita a Bordighera, scelta per l’esposizione di Vallée de Sasso, effet de soleil, sarà riaperta al pubblico proprio in occasione di questa mostra.
[Immagine in apertura: Claude Monet, Vallée de Sasso, effet de soleil, 1884, Paris, Musée Marmottan Monet. Legs de Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris Bridgeman Images]