Sta facendo il giro del mondo la notizia del ritrovamento di un plico di documenti appartenuti a Vincent van Gogh e nascosti sotto le assi del pavimento in legno della sua dimora londinese.
Artista geniale e inquieto, Vincent van Gogh raggiunse la fama mondiale solo dopo la sua morte, al termine di un’esistenza che si alternò fra momenti di grande tormento interiore e attimi di speranza e gioia di vivere. Uno di questi coincise con il soggiorno londinese, iniziato nel 1873 in seguito al trasferimento lavorativo presso la sede della galleria Goupil & Cie, per la quale Van Gogh operava già da 4 anni.
Londra si rivelò un ambiente davvero stimolante per il giovane Vincent che, nel fiore dei 20 anni, sperimentava le molte occasioni artistiche e culturali concesse dalla metropoli britannica. Trasferitosi all’87 di Hackford Road, nei pressi di Brixton, Van Gogh trovò un punto di equilibrio e di serenità, come scriveva al fratello Theo.
Oggi, a distanza di oltre un secolo, la dimora londinese restituisce una preziosa testimonianza del passaggio di Van Gogh, grazie al ritrovamento di un plico di documenti sotto le assi di legno del pavimento, sollevate durante i lavori di ristrutturazione da parte dei nuovi proprietari.
Il plico contiene una polizza assicurativa, un libretto di inni e preghiere stampato nel 1867 e una serie di fiori dipinti ad acquerello su alcuni pezzi di carta. Resti di una vita passata e testimonianze, forse, dell’amore non corrisposto che Van Gogh provava per la figlia diciannovenne dell’allora proprietaria Ursula, Eugenie Loyer, probabile autrice dei disegni.
[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, disegno della sua casa in Hackford Road a Londra, 1873-74, fonte Wikipedia]